Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Comunicato stampa degli attivisti di Global Roots

Occupato Centro di detenzione per migranti e sans papiers a Copenhagen

L’azione é stata compiuta per denunciare le crescenti ondate di razzismo e xenofobia che anche in queste freddi sobborghi dell’Impero vengono riprodotti con le stesse modalitá che ben conosciamo: chiusura dei confini, decreti-legge palesemente razziali e l’apertura di speciali Centri di detenzione per rifugiati, migranti e cittadini del mondo che vivono ed attraversano i confini europei. Questo speciale Centro di detenzione, com’é immaginabile, é un vero e proprio centro di prigionia dove vengono silenziosamente violati le piú semplici condizioni umane, sanitarie e costituzionali.

Un gruppo di donne e uomini dalle Radici Globali si é presentato ieri all’ingresso del Centro di detenzione, ha valicato repentinamente gli sbarramenti militari, e si e’ lanciato verso l’ingresso della prigione divendosi in squadre: la prima si é asseragliata sui tetti del carcere srotolando striscioni con scritto “NO BORDERS” e “NESSUN ESSERE UMANO E’ ILLEGALE”; la seconda si é compattata a ridosso dell’ingresso urlando slogan contro il ministro danese della giustizia e ribadendo “LIBERTA’ PER TUTTI I MIGRANTI”; una terza si é costituita in “gruppo di contatto” per garantire la comunicazione con la societá civile ed i media. Dopo alcune decine di minuti sono sopraggiunte a sirene spiegate le camionette antisommossa della ex-“socialdemocratica” polizia danese che, dopo aver circondato la prigione per migranti, ha intimato bellicosamente lo sgombero immediato del Centro senza condizioni. Le vane trattative sono durate per ore e l’occupazione del Centro di detenzione si é conclusa con fermo, identificazione e denuncia per tutti gli attivisti che hanno partecipato all’arrambaggio della disumana prigione per migranti.

Nikolaj, portavoce delle Global Roots, dichiara: “Abbiamo solamente disobbedito come disobbediscono uomini e donne che attraversano i confini dell’Europa Fortezza, portando agli occhi di tutti quello che realmente sono questi Centri di detenzione per migranti”.

“Anche questa volta abbiamo portato, disobbedendo, Umanitá in quei luoghi materiali ed immateriali dove razzismo, discriminazioni e xenofobia diventano anticostituzionalmente legge, mostrando come da ribelli é possibile creare buchi nell’Impero per una leggittima legalitá dal basso.”

da una delle periferie piú fredde dell’Impero – Copenhagen -Earth Planet

global disobedience & rebellion
[scarica il video] (consigliata la visione)
da TV-STOP Denmark