Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

A cura della redazione del Progetto Melting Pot Europa

Partirà da Bologna la Carovana per i diritti

Intervista a Maria Cristina Olivieri - ICS

ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà promuove una Carovana per il Diritto di Asilo e contro tutte le guerre che partirà da Bologna il 12 ottobre e toccherà diverse città. Una Carovana che vuole fare informazione sul diritto di asilo, sulla condizione di richiedenti asilo e rifugiati in Italia, sulla nuova normativa introdotta dalla legge Bossi-Fini, per dire “no” alle guerre che ogni anno costringono centinaia di migliaia di persone a fuggire dalle loro case. Degli oltre 22 milioni di rifugiati nel mondo, circa 13 mila sono rifugiati in Italia e quasi altrettanti godono di protezione umanitaria. In gran parte provengono dai Balcani, dal Corno d’Africa, dalla regione dei Grandi Laghi, dall’Iraq, dalla Turchia. Sono costretti a fuggire dal proprio paese dove la loro vita è in serio pericolo e spesso l’Italia è solo una tappa della loro fuga.

Il 12 ottobre a Bologna sarà stipulata la Prima Convenzione nazionale sul diritto di asilo, un incontro pubblico dal titolo Dove va il diritto di asilo in Italia? Sala Auditorium della Regione Emilia Romagna – V.le Aldo Moro.

Maria Silvia Olivieri dell’ICS ci spiega il senso della carovana e delle iniziative.
“L’idea è nata dopo alcune riflessioni della legge sull’immigrazione Bossi Fini e le questioni che riguardano il diritto di asilo. Per troppo tempo il tema dell’asilo è stato relegato a una nicchia di pochi interessati e di “esperti”. Le ultime morti avvenute in Sicilia e Puglia, riguardanti persone che cercavano di arrivare in Italia per cercare protezione, che avevano il diritto di richiedere asilo, ci hanno fatto pensare all’urgenza di porre la centro dell’attenzione questo importante aspetto L’iniziativa della Carovana è proprio il pretesto per parlare di diritto di asilo, della condizione dei rifugiati in Italia, nei loro paesi di origine, del perché i rifugiati arrivano in Italia e una volta arrivati che cosa accade loro. La nostra intenzione è quella di far parlare di diritto di asilo non solo gli esperti ma collegarlo ai temi generali attinenti alle migrazioni, alla tutela dei diritti umani fondamentali e al traffico di esseri umani. Quindi cercare di inserire finalmente il diritto di asilo in un suo contesto. La Carovana vuole avere comunque un taglio festoso, di piazza, ci sarà un furgone che girerà per una ventina di città e tra le iniziative continuerà la campagna di raccolta firme sul diritto di asilo di cui avevano parlato nei mesi scorsi.

Domanda: L’incontro pubblico di Bologna del 12 ottobre vedrà la Prima Convenzione nazionale sul diritto di asilo. Di cosa si tratta?
Risposta: Non abbiamo voluto chiamare l’incontro ne’ convegno ne’ seminario ma Convenzione con l’idea di raccogliere le forze impegnate nella tutela dei migranti in generale,richiedenti asilo rifugiati, dei diritti umani. Stiamo costruendo un luogo d’incontro in cui riuscire a confrontarsi per capire verso dove vogliamo andare, cosa vuol dire diritto di asilo in Italia ora con la legge Bossi Fini.

D: Prima parlavi degli ultimi tragici sbarchi in Sicilia e dei trafficanti di esseri umani. Le leggi sull’immigrazione (ieri la Turco Napoletano, oggi la Bossi Fini) hanno contribuito a fare in modo che semplici migranti o richiedenti asilo, per arrivare in Italia, si buttassero tra le braccia dei trafficanti come unico mezzo per entrare nel nostro territorio.
R: Le leggi fatte fino ad oggi sono state emanate a prescindere da una seria ed effettiva politica delle migrazioni. C’è stata in questi anni un’ esasperazione dell’equazione immigrazione = criminalità. I temi delle migrazioni sono stati collegati esclusivamente ai temi della sicurezza, sono leggi che si reggono sul nulla e laddove vengono sbandierate e pubblicizzate come il rimedio contro trafficanti di esseri umani si rivelano invece come incentivo al traffico stesso.Le leggi, queste leggi, incentivano l’ingresso illegale in Italia perché nel momento in cui si fanno decreti flussi che sono ridicoli è inevitabile che la clandestinità aumenti. Per i richiedenti asilo risulta impensabile che si rechi presso una nostra autorità all’estero per richiedere un visto d’ingresso per asilo. L’unica loro possibilità sono i trafficanti. Stiamo parlando di persone che investono tutto quello che hanno in questi “viaggi della speranza”, sono persone che hanno bisogno di protezione e per arrivare ad averla mettono ancora di più a rischio la loro vita.
D: I richiedenti asilo e la sanatoria. Quali indicazioni puoi dare?

R: I richiedenti asilo possono regolarizzarsi pur mantenendo in corso la loro procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato. Stanno arrivando molte segnalazioni di richiedenti asilo che, non avendo titolo per svolgere un attività lavorativa, ma non avendo altra possibilità per sopravvivere, stanno lavorando in nero. Alcuni di loro, pur mantenendo l’iter della procedura di asilo, stanno cercando di procedere con la regolarizzazione. Alcuni lavorano anche da più di anno, essendo il periodo di attesa per il riconoscimento dello status di rifugiato Per i richiedenti asilo che partecipano alla regolarizzazione il problema maggiore è quello dei documenti di identità. Queste persone spesso non li hanno con loro, per molteplici motivi. Nella maggioranza dei casi, le domande poste riguardano proprio questo aspetto.
Per informazioni e iscrizioni all’iniziativa : Ufficio ICS di Roma : Tel. 06 85 35 50 81
E-mail : [email protected]
Vedi on line: http://www.icsitalia.org