Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

E’ possibile lavorare con il visto turistico?

Risposta: La Romania è uno dei paesi che godono della esenzione dal regime del visto di ingresso per motivi di turismo. Chi proviene dalla Romania, dal 1 gennaio 2002, non ha bisogno di richiedere il visto presso una ambasciata, per entrare nello spazio Schengen.

In generale con il visto turistico non è possibile svolgere nessuna attività lavorativa.
Una volta che si entra in Italia, (indipendentemente dal fatto che sia o meno necessario il visto per turismo) prima dello scadere di 8 giorni, è obbligatorio andare in Questura per richiedere il rilascio del permesso di soggiorno per turismo altrimenti si rischia l’espulsione.
Scaduti gli 8 giorni non è più possibile chiedere il rinnovo e chi subisce dei controlli rischia, e succede spesso, di vedersi sottoporre un provvedimento di espulsione che in base alla nuova legge può essere immediatamente eseguito con accompagnamento alla frontiera.
Diamo per scontato che questo ragazzo abbia richiesto il permesso di soggiorno per turismo e, non potendo lavorare, potrebbe chiederne la conversione a lavoro autonomo.

La domanda: “Il visto è rinnovabile per almeno altri tre mesi?” è posta male perché, casomai, dovrebbe essere il permesso di soggiorno per turismo e non il visto che dopo 8 giorni non è più valido.
Il rilascio del visto d’ingresso per turismo è altamente discrezionale, infatti la legge Bossi Fini prevede addirittura che il provvedimento di rifiuto del rilascio del permesso di soggiorno per turismo non deve nemmeno essere motivato dal consolato competente.
In altre parole si sancisce per legge che se si vuole si concede il visto per turismo, se non si vuole non lo si concede.
Una volta che lo straniero arriva in Italia con visto turistico (o proviene da un paese esente) il pds può essere rilasciato per la durata non superiore a quella indicata nel visto. Nel visto normalmente si specifica la durata del soggiorno autorizzato nello spazio Schengen. In ogni caso il pds per turismo non viene rilasciato per un periodo superiore a 3 mesi quindi è assolutamente discrezionale e alquanto rara la possibilità di proroga e rinnovo per altri tre mesi. Solo a fronte di circostanze particolari e documentate (per esempio per motivi di salute) molto discrezionalmente la questura può autorizzare la proroga.

NOTA BENE: chi si presentasse in questura con il pds per turismo scaduto per chiederne il rinnovo può rischiare di ottenere un espulsione.