Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Bologna – Il “Cantiere”

Presso lo Scalo Internazionale Migranti di Via Casarini 23

Con la legge Bossi-Fini e l’apertura del CPT a Bologna continua il processo di esclusione sociale che costringe alla clandestinità molti cittadini migranti che vivono nei nostri territori.
Contro questi provvedimenti rilanciamo la lotta in città, a partire dallo Scalo Internazionale Migranti di via Casarini: sappiamo cos’era, un Ferrhotel dismesso, ora non è più abbandonato, anzi è un luogo di esperienze comuni.

Oggi comunichiamo alla città l’esistenza di questo Cantiere, un luogo in cui stiamo costruendo, facendo crescere e dando corpo ad un progetto: garantire il rispetto della dignità del migrante, favorire la socializzazione e lo scambio culturale, creare un luogo di politica nel quartiere, nulla di invisibile e clandestino, ma aperto alla città.
E’ un luogo di tutti i migranti, di qualsiasi provenienza, perché vi possano trovare strumenti per realizzare il loro progetto di vita, passare una parte del loro percorso con noi, trovare un punto di riferimento per le necessità quotidiane (istruzione, sanità, casa, lavoro). Una rete, dunque, che investa tutte le comunità presenti sul territorio.

Per far questo pensiamo di realizzare un luogo dove storie e informazioni possano diventare patrimonio comune; un “ufficio dei diritti”, dove chiedere informazioni, chiarimenti, reperire moduli, per far conoscere e garantire diritti a chi quotidianamente se li vede negati, anche in prosecuzione della campagna Tana Libera Tutti; un “ambulatorio medico”, gestito dai medici di Sokos, con lo scopo di monitorare e far fronte alle emergenze sanitarie in quelle situazioni abitative di tipo collettivo ad alto rischio epidemico, prescrivere medicine, richiedere esami e visite specialistiche; uno “sportello scuola”, capace di indicare la strada per inserire gratuitamente bambine e bambini nella scuola dell’obbligo (fino ai 15 anni) o in corsi di formazione professionale e di avviamento al lavoro

Ma il Cantiere è anche e soprattutto un luogo dell’agire politico e sociale che si oppone nella concretezza dei fatti alle logiche razziste e decostruenti della Legge Bossi Fini, che lega il diritto ad esistere col contratto di lavoro: per questo cercheremo di attraversare tutto l’agire politico locale con le lotte dei migranti e coi migranti per la chiusura degli aberranti CPT – Centri di Permanenza Temporanea, per una trasformazione dei CPA – Centri di Prima Accoglienza, per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza.

Siamo aperti tutti i giovedì dalle 19.00 alle 21.00

Negli stessi orari è attivo il numero di telefono 348/4124625