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Regolarizzazione: inserimento figli minori nel permesso di soggiorno

Nella nota del Ministero dell’Interno del 18 marzo 2003, in risposta ad un quesito della Questura di Livorno, si forniscono precisazioni sulla possibilità al momento della regolarizzazione (quando viene rilasciato il contratto di soggiorno) di inserire nel permesso di soggiorno anche i figli minorenni, siano essi al disotto o al di sopra dei quattordici anni, già presenti in Italia.

Vediamo la nota nei particolari.

La Questura di Livorno il 5 febbraio scorso aveva chiesto al Ministero dell’Interno se al momento del perfezionamento della regolarizzazione, l’inserimento del figlio minorenne può essere fatto anche a prescindere dall’esistenza di documentazione che dimostra il reddito del genitore.
In altre parole la Questura sostiene che, poiché si tratta pur sempre di una forma di ricongiunzione familiare, il genitore dovrebbe dimostrare di possedere i mezzi economici per mantenere il figlio minore e si chiede quindi se debba essere richiesta la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente per poter perfezionare l’inserimento del minore nel pds o comunque (sempre alla conclusione della regolarizzazione) il rilascio di un permesso in proprio nel caso abbia più di 14 anni.

Ricordiamo che:

i minori al di sotto dei 14 anni vengono inseriti direttamente nel pds del genitore, o dei genitori, se sono entrambi regolarmente soggiornanti.

– per i minori con età superiore ai 14 anni è possibile richiedere il rilascio di un pds direttamente a loro nome.

Il Ministero dell’Interno nel rispondere alla Questura di Livorno precisa che il diritto alla ricongiunzione familiare sussiste nei confronti dei titolari di un pds per motivi di lavoro subordinato indipendentemente da quando è iniziato il rapporto di lavoro.
In altre parole, il solo possesso di un pds per lavoro subordinato da diritto ad avvalersi della ricongiunzione familiare
, senza dover dimostrare una “anzianità” del rapporto di lavoro e, allo stesso modo, senza dover dimostrare di possedere un reddito “consolidato”, tale da risultare già da una dichiarazione dei redditi che, per definizione, riguarda l’anno precedente. Quindi anche poche buste paga relative al rapporto di lavoro che è stato regolarizzato possono essere considerate documentazione sufficiente per dimostrare l’esistenza di un reddito tale da garantire il mantenimento del figlio e consentire il perfezionamento della ricongiunzione familiare mediante il suo inserimento nel pds del genitore o, nel caso di figlio con più di 14 anni, di un pds direttamente a suo nome.

Quello che è importante di questa nota è che riconferma in buona sostanza la possibilità di “estendere la regolarizzazione” ai figli minori, senza distinguere tra infraquattordicenni o ultraquattordicenni.

Ma questo vale fin quando si tratta di figli minori.

Figli che diventano maggiorenni (18 anni) prima del perfezionamento della regolarizzazione del genitore

Nel caso in cui prima che si concluda la pratica di regolarizzazione il figlio dovesse compiere i 18 anni, abbiamo seri dubbi che si possa applicare lo stesso tipo di pratica ovvero l’inserimento nel pds del genitore. Questo perché, rispetto al momento del perfezionamento della regolarizzazione, ovvero al momento in cui il genitore dispone del pds per motivi di lavoro subordinato, il figlio non è più minorenne.
Questo significa rimettere alla maggiore o minore attesa della convocazione presso la prefettura, le sorti della possibilità o meno di sanare anche i figli minori.
Se, come si può attualmente presumere, il tempo di attesa dovesse durare ancora mesi o addirittura anni, nel frattempo il compimento della maggiore età del figlio ne precluderebbe l’inserimento.
Si spera almeno che queste situazioni trovino su richiesta una definizione più celere da parte degli stessi U.T.G., come nel caso dei subentri del datore di lavoro. Ma abbiamo già detto che è impossibile dare priorità alle pratiche interessate. Non è possibile “ordinare” presso il Centro servizi elaborazione dati delle Poste una singola pratica e farla arrivare prima di altre.