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Tratto dal sito di Carta

Australia – Nuove denunce sul campo di detenzione per migranti di Woomera

Infuriano nuovamente le polemiche sulle condizioni nei campi di detenzione dei richiedenti asilo in Australia, nell’entroterra desertico del continente o in remote isole del Pacifico, con una nuova ondata di denunce e rivelazioni di psichiatri, paramedici e operatori sociali. Il primo a prendere posizione e’ stato stavolta il Collegio australiano-neozelandese degli psichiatri, che oggi ha chiesto un’inchiesta indipendente sulla salute mentale dei richiedenti asilo, dopo un programma trasmesso ieri sera dalla Abc-Tv. Nel corso del programma ‘Four Corners’, ex infermiere ed ex dipendenti del campo di Woomera in South Australia, chiuso di recente, hanno denunciato i maltrattamenti cui erano sottoposti i detenuti, donne e bambini compresi, la cattiva gestione del campo e la copertura di abusi sessuali e di irregolarita’ di vario genere, da parte della compagnia privata (affiliata di una multinazionale Usa) che gestiva il centro. Tra gli episodi riportati, quello di un detenuto ammanettato perche’ non vi era abbastanza personale per sorvegliarlo, e di un altro finito in ospedale dopo che gli era stata iniettata una dose doppia di quella raccomandata di uno psicofarmaco. ”E’ un’ipocrisia ignorare la depressione come grave disturbo mentale nei centri di detenzione, che costituiscono un esempio estremo di come produrre stress e disturbi mentali”, dichiarano gli psichiatri in un comunicato, ricordando che i tassi di autolesionismo e tentativi di suicidio sono sei volte piu’ alti della popolazione generale.

Simili denunce erano state mosse una settimana fa dall’ex psichiatra capo dei due campi di detenzione costruiti dall’Australia nell’interno desolato della sperduta isola-stato di Nauru, nel quadro della ‘Pacific Solution’ (consistente nel dirottare con la forza in isolette del Pacifico i boat people che tentino di raggiungere le sue acque). Secondo lo psichiatra, Maarten Dormaar, le condizioni ”di tipo carcerario” imposte sui profughi si combinano con i problemi di salute mentale, la cui frequenza si moltiplica. Nel riportare le sue esperienze, sempre in Tv, lo psichiatra ha riferito che la sua clinica a Nauru ha trattato 150 persone nei primi quattro mesi e che i problemi si sono aggravati con il tempo. Dormaar, che si e’ dimesso per protesta, ha sfidato le autorita’ registrando video dei suoi pazienti per documentare la loro disperazione nella remota isoletta. A Nauru restano 450 detenuti, di cui oltre 100 minorenni. Il ministro dell’Immigrazione Philip Ruddock ha assicurato oggi che il suo dipartimento investighera’ le asserzioni contro i gestori del centro di Woomera, ma i partiti di opposizione, spalleggiati dal Collegio degli psichiatri e dalle organizzazioni per i diritti umani, chiedono un’inchiesta giudiziaria, esterna al dipartimento. Secondo la presidente dell’Associazione australiana per le Nazioni unite, Margaret Reynolds, “le immagini strazianti viste in Tv, combinate con le franche dichiarazioni dell’ex personale di Woomera…impongono una commissione giudiziaria sulle relazioni fra il governo federale e il suo appaltatore privato, Acm”. Il leader laburista Simon Crean ha chiesto piena luce sulle asserzioni secondo cui la Australian Correctional Management (Acm), che gestiva Woomera, abbia frodato il governo sul numero di dipendenti e altre voci.
“Il governo deve rendere pubblici tutti i libri”, ha affermato.