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Regolarizzazione: consiglio pratico relativo al subentro di un nuovo datore di lavoro

Come abbiamo detto più volte, la perdita del posto di lavoro in fase di regolarizzazione riguarda moltissime persone e la prassi che dovrebbe vedere lo smaltimento più veloce delle pratiche relative al subentro del nuovo datore di lavoro, con applicazione di una corsia preferenziale rispetto alle altre, in realtà non si realizza e in concreto il lavoratore si vede costretto ad attendere una doppia convocazione presso la Prefettura.

Nell’ipotesi sopra prospettata, si provvede, infatti, prima alla convocazione del lavoratore in Prefettura e poi, preso atto dell’intervenuta cessazione del rapporto di lavoro, si dispone l’archiviazione della pratica. Solo in seguito si definisce una nuova convocazione con il nuovo datore di lavoro che ha inoltrato la richiesta di subentro. Ciò perché per instaurare il nuovo rapporto di lavoro si rende necessaria l’effettuazione di controlli non solo sul lavoratore, ma anche sul datore di lavoro al fine di verificare anche se sussistono nei suoi riguardi delle condanne intervenute in sede penale, in base alla normativa vigente riguardante l’autorizzazione all’assunzione dall’estero (in particolare l’art. 31 del Regolamento di attuazione – d.p.r. 31 agosto 1999, n. 394). Quanto appena evidenziato spiega perché dal punto di vista pratico conviene, al momento della convocazione in Prefettura, dichiarare semplicemente di essere disoccupato in base alla lettera di licenziamento, così da ottenere subito il rilascio del pds per attesa occupazione (art. 22, comma 11, T.U. sull’Immigrazione). In questo modo si può andare a lavorare esattamente il giorno successivo all’avvenuta convocazione, perché il nuovo datore di lavoro, senza dover perfezionare alcuna richiesta di subentro, può disporre fin da subito l’avviamento legale al lavoro, senza dover, quindi, attendere una nuova convocazione.

Questo spiega perché a bassa voce ovvero non ufficialmente, presso molte Prefetture gli operatori degli sportelli polifunzionali, consigliano agli interessati di non inoltrare l’istanza di subentro del nuovo datore di lavoro, ma semplicemente di presentarsi alla convocazione in qualità di disoccupati, per poi farsi assumere il giorno dopo dal nuovo datore di lavoro senza perdere tempo prezioso.