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Padova – Dibattito sui CPT. Esperienze a confronto

Martedi 1 luglio si è svolto allo Sherwood Festival il dibattito dal titolo “Smontare i lager chiamati CPT, liberare i migranti prigionieri. Esperienze dal mondo. Inizio della campagna contro la minacciata apertura di un lager nel Veneto”.

Abbiamo voluto parlare dei centri di detenzione partendo da una domanda concreta: che cosa fare? Come proseguire la battaglia per la chiusura dei centri e per la non apertura di nuove strutture?

La legge Bossi Fini prevede l’apertura di ben undici nuovi lager, di cui tre con provvedimento d’urgenza: Padova, Genova, Ancona.
Abbiamo ragionato mettendo a confronto due esperienze. La prima lo smontaggio del cpt di via Mattei a Bologna nel gennaio 2002. La seconda le evasioni/liberazioni dei rifugiati dal centro australiano di Woomera, lo scorso anno.

La situazione in questi giorni all’interno dei cpt è drammatica sia per l’aumento del periodo di trattenimento (da 30 a 60 giorni) con situazioni di sovraffollamento, sia perché molte delle persone sbarcate a Lampedusa finiscono in queste strutture.
Intanto proseguono le rivolte al centro di Corso Brunelleschi di Torino dove, da giorni, associazioni e disobbedienti promuovono visite all’interno e sit-in di protesta di fronte le mura. Mentre dalla Puglia arriva l’appello alla disobbedienza per inceppare i meccanismi dell’esclusione e la completa negazione del diritto di asilo dal cpt di Modena ben nove persone sono riuscite a fuggire aprendosi un varco nel muro di recinzione.

In questa pagina vi proponiamo gli interventi audio registrati durante il dibattito per offrire a tutti una riflessione e uno stimolo in più nel proseguire una battaglia importante come quella per la chiusura deiCPT.
Una battaglia che riguarda la libertà di ognuno di noi.
Buon ascolto…

All’incontro hanno partecipato:

Zappon Milena – Progetto Melting Pot, Radio Sherwood

Sergio Zulian – Comitato M21 Treviso

dall’Australia Amex e Andrew, attivisti di “No one is illegal” di Melbourne

Gianmarco De Pieri, disobbedienti Bologna

Gastone Dallasen, avvocato

Francesco Caruso, disobbedienti Napoli