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Diritto di voto

Il vicepresidente del Consiglio Fini, firmatario assieme a Bossi della nuova legge sull’immigrazione, ha prodotto uno strappo all’interno della maggioranza con la dichiarazione sul voto agli immigrati.
Ma cosa ci sta dietro questa sua dichiarazione? Sicuramente la volontà di mandare un chiaro messaggio al capo della maggioranza, Berlusconi, e in seconda battuta a Bossi. Motivazioni tutte interne agli equilibri tra i partiti del Polo delle Libertà e alla stessa Alleanza Nazionale.
Questo, come abbiamo visto dai giornali, ha scatenato la Lega con tutti i suoi contenuti razzisti e xenofobi minacciando di far cadere ancora una volta il governo – Berlusconi che dice che per il voto agli immigrati non se ne parla nemmeno. Non è nei piani del governo, e cosi via…
Seguiremo gli sviluppi dei prossimi giorni.

Ma vale la pena ripercorrere brevemente del perché in Italia si stia discutendo di questo tema e perché non esista ancora il diritto di voto per i cittadini immigrati.
Durante il governo di centro sinistra non si è voluto andare al voto in parlamento su questa questione come non si è voluto votare una legge sul diritto di asilo. Una scelta politica che ha deluso il mondo dell’associazionismo, ong, ecc.

Nel momento in cui si apre il ragionamento sul diritto di voto agli immigrati si tratta di una proposta che deve aprire una campagna culturale più ampia. È giusto che le persone che abitano un territorio, che vi lavorano, contribuiscono alla produzione della ricchezza, possano partecipare alla vita politica della città, della comunità in cui vivono.

La scelta concreta di Genova

Questo è il percorso che hanno iniziato alcune amministrazioni locali in particolar modo il Comune di Genova. Altre città ci stanno lavorando come , Roma e speriamo molte altre.
Si tratta di un percorso reale che dovrebbe vedere per la fine dell’anno la possibilità di far votare alle elezioni amministrative i cittadini immigrati, ovviamente con i requisiti che verranno decisi. Non è un percorso facile e vale la pena sostenerlo a tutti gli effetti però ricordando che questa campagna va di pari passo ad altre battaglie importanti, come la chiusura dei centri di detenzione.

A cura di Zappon Milena, Melting Pot