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Sindaci italiani favorevoli al voto per gli immigrati

L’Anci, in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza, ha condotto una ricerca su 250 comuni nei mesi tra febbraio e aprile 2003, per chiedere ai sindaci un parere sul tema del voto amministrativo per i cittadini non comunitari.
L’indagine ha messo in evidenza come il 53% dei sindaci intervistati sia favorevole al voto agli immigrati. Il 23% si è detto invece contrario e il 24% non si è espresso.

I risultati sono stati presentati a Firenze nell’ambito della 20/ma Assemblea nazionale dell’Anci.

Per quanto riguarda i sindaci di centrosinistra i favorevoli al voto sono il 71%, contrari il 19%, mentre circa il 10% non si è espresso. Nello schieramento di centrodestra i favorevoli sono solo il 27%, contrari il 41%, non ha risposto il 32%.

L’immigrazione è vista dai sindaci in stretta relazione con la sicurezza: essi ritengono che il problema più rilevante da combattere sia quello della immigrazione clandestina; la pensano così il 36% dei sindaci, mentre per il 22% è prioritario contrastare lo spaccio di stupefacenti; per il 14% poi è la criminalità in genere a dover essere combattuta, mentre per il 9% vi è lo sfruttamento della prostituzione.

Dall’indagine risulta infine che vi è una percezione diversa del fenomeno dell’immigrazione irregolare tra il centro e il nord Italia: è più sentito al centro con il 51,1% dei sindaci, mentre al nord riguarda il 28,6% dei sindaci intervistati.

Inoltre l’indagine mette in evidenza un altro lato significativo, relativo all’introduzione di norme più restrittive per l’ingresso di immigrati nel nostro paese, anche in questo caso segnando una differenza tra sindaci di centrosinistra e sindaci di centrodestra. Tra i primi sono contrari a norme più severe il 68% dei sindaci intervistati (favorevole il 16%), contro il 25% dei sindaci di centrodestra che si è detto contrario (favorevole il 57%).