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da La Sicilia del 10 novembre 2003

Arriva l’Agenzia delle frontiere

Assistenza, controllo, coordinamento: sono alcuni dei compiti previsti dalla nuova struttura europea che sarà operativa entro il 2005

Bruxelles. Arriva dall’Ue un nuovo strumento a disposizione degli Stati membri impegnati nella lotta all’immigrazione clandestina: la Commissione europea ha ormai definito gli ultimi dettagli dell’Agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne, richiesta dai capi di Stato e di governo dell’Ue nel vertice di Bruxelles del 16 e 17 ottobre.
L’Agenzia coordinerà le attività operative di controllo e di sorveglianza delle frontiere esterne dell’Ue, assistendo gli Stati membri che devono fronteggiare flussi migratori eccezionali o particolarmente intensi alle loro frontiere e coordinando l’attività tra gli Stati membri impegnati nella lotta agli ingressi illegali e nel rimpatrio dei clandestini. La proposta di Bruxelles sarà approvata martedì dalla Commissione Ue, per poi essere ufficializzata dai Quindici nel Consiglio europeo di dicembre. L’entrata in vigore del regolamento istitutivo è prevista per la prima metà del 2004, e la nuova strutturà potrebbe essere operativa già nel 2005.
I compiti della nuova struttura prevedono, tra l’altro, anche il coordinamento delle attività di controllo e di sorveglianza delle frontiere esterne dell’Ue e la formazione delle guardie di frontiera nazionale. L’Agenzia potrà decidere di partecipare al finanziamento di operazioni congiunte effettuate dai Quindici.
La nuova Agenzia potrà anche stabilire in vari Stati membri i propri centri specializzati che avranno la responsabilità specifica in materia di controllo delle frontiere terrestri, aeree o marittime. I tre rami specializzati dell’Agenzia saranno strutturati sulla base dei centri già esistenti in vari paesi e il personale impegnato in tali settori sarà composto da esperti nazionali distaccati dagli Stati membri.
Nelle intenzioni di Bruxelles, gli Stati membri che affrontano l’arrivo di flussi straordinari di immigrati, potranno chiedere l’aiuto degli uomini e dei mezzi dell’Agenzia. Gli esperti europei offriranno sostegno alle autorità nazionali, senza avere però competenze di applicazione della legge.
L’Agenzia sarà impegnata anche nella fase di rimpatrio dei clandestini, ed offrirà ai Quindici il sostegno tecnico necessario per organizzare le operazioni di rimpatrio congiunte.

Sotto questo profilo potrà attingere ai mezzi finanziari comunitari disponibili.

Il ruolo iniziale di assistenza e coordinamento della nuova struttura potrà essere ampliato nel medio e lungo periodo, fino ad essere esteso alle ispezioni alle frontiere esterne dell’Ue e ad un compito di interfaccia tra i Quindici e i paesi terzi di origine o di transito degli immigrati illegali, allo scopo di organizzare meglio la cooperazione nel campo della gestione delle frontiere esterne.
Tra i compiti affidati alla nuova Agenzia c’è anche la valutazione dei rischi e la preparazione di rapporti destinati alla Commissione e al Consiglio dell’Ue allo scopo di individuare e valutare i rischi delle frontiere esterne e stabilire programmi a lungo termine per garantirne la sicurezza. Per la creazione dell’Agenzia saranno disponibili 15 milioni di euro per il periodo 2005-2006.