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Regolarizzazione: l’inserimento dei figli minorenni presenti in Italia nel pds

Effettivamente sarebbe molto complicato far tornare la ragazza al proprio paese perché potrebbe avere problemi al momento del rilascio del visto d’ingresso per motivi di ricongiunzione famigliare da parte del consolato italiano, quando dovessero rendersi conto che si trovava in Italia nel momento in cui è stata richiesta l’autorizzazione, la qual cosa potrebbe essere verificabile in base ai timbri di entrata e di uscita sul passaporto.
In realtà quello che ci stupisce è come a questa persona non sia stata data l’informazione che permetterebbe di risolvere direttamente in Italia il problema, poiché la soluzione, per quanto riguarda la condizione dei minori figli di stranieri che hanno in corso la pratica di regolarizzazione, è a portata di mano.

A questo riguardo infatti esiste una precisa nota del Ministero dell’Interno, che prescrive – nel caso dei minori figli di stranieri che hanno in corso la procedura di regolarizzazione – la possibilità di inserire sul permesso di soggiorno del genitore, il minore presente in condizioni irregolari (non si fa differenza fra i minori sopra o sotto i quattordici anni). Questo a condizione che vi sia il consenso nel caso in cui l’altro genitore non sia presente in Italia.

Ma nel caso specifico chi ci ha scritto segnala che ha già disponibile l’autorizzazione legalizzata dalla competente Ambasciata Italiana, con la quale il padre- tuttora residente in Ucraina – autorizza la convivenza della figlia con la madre in Italia. C’è dunque tutto ciò che serve per presentarsi direttamente in questura e chiedere l’inserimento nel permesso di soggiorno della figlia minore. Naturalmente, si confida nel fatto che la minore sia in possesso di un proprio passaporto o che le sue generalità siano inserite nel passaporto della madre e che disponga di un alloggio idoneo, dopo di che, con la dimostrazione del consenso legalizzato del padre, dovrebbe essere perfezionabile l’inserimento della minore nel permesso di soggiorno della madre.
Successivamente dopo il compimento della maggiore età, la stessa potrà avere un permesso di soggiorno in proprio, per motivi di coesione familiare e con il quale potrà svolgere legalmente attività di studio o di lavoro sia subordinato che autonomo.