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da Il Gazzettino di Padova del 25 febbraio 2004

Cori razzisti a giocatore di colore squalificato il campo del Padova

Calcio&Razzismo Per i cori di scherno nei confronti di un giocatore del Lumezzane, squalificato il campo del Padova, che farà ricorso

Padova – Campo squalificato per un turno e un’ammenda di 3000 euro è il provvedimento a carico del Padova, che partecipa alla serie C1 Girone A, adottato ieri dal giudice sportivo in seguito a quanto successo nel corso della partita di domenica scorsa Lumezzane-Padova (1-0). La decisione è stata presa per gli «insulti razzisti», che un gruppo di sostenitori della squadra biancoscudata ha rivolto, per tutta la partita, ad un giocatore di colore del Lumezzane. Ad aggravare la posizione del Padova anche il fatto che né altri settori della stessa tifoseria né rappresentanti del club veneto siano intervenuti o si siano dissociati. La società si era già segnalata in passato in simili episodi, più volte sanzionati dalla giustizia sportiva.

Euganeo squalificato per un turno. Gli insulti razzisti si sono levati dalla curva occupata dai sostenitori del Padova alla fine del primo tempo, con il Lumezzane già in vantaggio per 1-0. Erano indirizzati al ventitreenne centrocampista Lassana Doumbya, di origine francese, da due stagioni in forza al Lumezzane, che stava rientrando negli spogliatoi per l’intervallo. Cori e versi di scherno si sono poi ripetuti dopo la mezz’ora della ripresa, quando Doumbya è stato mandato in campo dall’allenatore D’Astoli per sostituire un compagno. Tutto questo è scritto nel rapporto che il rappresentante dell’ufficio indagini presente domenica a Lumezzane ha inviato al giudice sportivo della Lega di serie C, Giuseppe Quattrocchi. E, puntuale, ieri è arrivata la squalifica dell’Euganeo, che già era sotto diffida. La società biancoscudata è stata anche multata di tremila euro.

«I cori razzisti li ha sentiti solo il rappresentante dell’ufficio indagini. È la classica goccia che fa traboccare il vaso, il segnale che danno addosso al Padova. Io non ci sto». È furiosa la reazione del direttore sportivo Sergio Vignoni alla notizia della squalifica dell’Euganeo. «Casco letteralmente dalle nuvole – aggiunge il diesse del Padova – perchè parlando dopo la partita con il rappresentante dell’ufficio indagini non era emerso niente del genere». Rincara la dose il presidente biancoscudato Alberto Mazzocco: «Lo stesso presidente della Lega di serie C Macalli, che domenica era a Lumezzane, mi ha telefonato per dirmi che è rimasto esterrefatto per l’accusa che ci è stata mossa. L’ufficio indagini evidentemente vuole decidere i campionati a tavolino o semplicemente ci vuole male».

Anche i tifosi della curva respingono l’accusa di comportamento razzista. «Gli ululati e i fischi – spiega il loro portavoce – sono stati in occasione del rigore battuto dal Lumezzane e quando gli avversari andavano a battere i calci d’angolo e le punizioni. Si è trattato dunque di comportamenti attuati solo in situazione di gioco sfavorevoli al Padova. Oltretutto il giocatore di colore del Lumezzane è stato per quasi tutta la partita in panchina».

Il Padova farà immediatamente ricorso tramite il suo legale, avvocato Ezio Conte. Se l’istanza venisse respinta, la squadra dovrà giocare in campo neutro la delicata partita del prossimo 7 marzo con il Novara.

L’Euganeo era finito sotto diffida a novembre dopo la sconfitta nel derby con il Cittadella. I sostenitori del Padova avevano sfogato la loro rabbia con frasi di discriminazione razziale nei confronti del difensore della squadra casa Damien, originario dello stato africano del Benin. Il successivo reclamo della società biancoscudata aveva portato ad una riduzione della multa (da cinquemila a tremila euro), ma il provvedimento di diffida dello stadio era stato confermato. Il rischio di squalifica dell’Euganeo aveva spinto il Padova a rivolgere un appello ai propri tifosi e al loro senso di responsabilità per evitare il ripetersi di episodi simili. Parole che, alla luce dei fatti, sono cadute nel vuoto.

Claudio Malagoli

ha collaborato Andrea Miola