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dal Corriere della Sera del 13 febbraio 2004

L’Olanda espelle i rifugiati «Così verremo tutti uccisi» di Offeddu Luigi

L’ingegner Medhy sta steso sul letto, nella sua stanza in penombra. Ha la barba lunga, il volto smagrito. E le labbra cucite. Letteralmente: 4 passate di filo nero e grosso, dal mento al naso. Prende la mano del visitatore, la accarezza a lungo. «Lei è venuto dall’ Italia per la nostra storia?», chiede la moglie Marjon. Quasi è stupita.

Ma «la nostra storia» sono 26 mila storie: quelle degli stranieri che hanno chiesto asilo in Olanda, negli ultimi anni, e che per qualche motivo non l’ hanno ottenuto; ma essendo disperati o sentendosi «thuis», cioè a casa, sono rimasti, spesso con appartamento, lavoro nero, famiglia; e che ora, come decreta la legge appena varata, da qui al 2006 potranno essere deportati. Già L’Aja prende accordi con il Belgio e il Lussemburgo: per risparmiare sui costi delle espulsioni, si noleggeranno insieme gli aerei che riporteranno gli immigrati nei loro Paesi d’ origine. Cioè l’Iraq, e l’Afghanistan, nei due terzi degli ultimi casi; o l’Iran, nel caso di Medhy Kavousi, 30 anni e da 4 in Olanda, ingegnere elettronico, dichiaratosi esule politico in fuga dal regime degli ayatollah. Senza poterlo mai provare: per farlo, secondo le norme, dovrebbe andare a prendere «personalmente» i documenti laggiù; «ma se torna a Teheran – dice Marjon, olandese, dirigente d’ azienda, sua moglie dal settembre 2003 – gli fanno quello che gli hanno già fatto: lo torturano, lo mettono in prigione. E poi lo uccidono».
Perciò ha detto: «meglio morire qui, di sfinimento, che laggiù in galera». Domenica scorsa, l’ ingegnere ha atteso che la moglie uscisse di casa, poi si è cucito labbra e palpebre (adesso liberate, per accogliere il visitatore); e da 5 giorni non mangia, bevendo solo acqua e sali minerali «per evitare il collasso di fegato e reni». Non tutto è deciso, per questo Medhy trangugia ancora dei liquidi: lunedì una Corte deciderà sull’ appello dei coniugi, che sperano in un gesto di clemenza. «Abbiamo aspettato tanto – dice ancora Marjon – quella mattina di 4 anni fa mi sembra ieri: era fuggito il mio pappagallo domestico, era volato su un albero vicino al rifugio per gli stranieri. In tanti uscirono per aiutarmi, Medhy si arrampicò sull’ albero con un suo amico. Quel giorno cominciò qualcosa di molto importante sia per me che per lui: e non è mai finito. Lui non ha mai potuto lavorare, perché non era in regola. Così abbiamo rinunciato finora ai figli, il suo più grande desiderio. Abbiamo pronto il nome iraniano per la nostra bambina, Ghorsheed, che vuol dire Sole. Chissà…». Nel soggiorno di casa c’ è una pianta di papiro, il pendolo dorato che suona, il dipinto di un faraone. Appartamentino in via dei Platani a Zaandyjk, paese alle porte di Amsterdam: casette tutte uguali, un mulino a vento, tulipani, l’Olanda delle cartoline. E a mezz’ ora d’ auto, il museo della marjuana e i caffè con i succhi di funghi peyote e le torte all’ hashish, le vetrine con le luci rosse anni ‘ 60 e le ragazzotte in mutande, i distributori di siringhe, l’ ospedale che con tre moduli regala l’ eutanasia – o l’ aborto alle sedicenni – il municipio dove si sposano coppie etero e omosessuali, il mercato di Albertcuypstraat dove John, suonatore di armonica arrivato 30 anni fa dal Suriname ex-olandese, ti spiega che «qui ogni due passanti uno è straniero».

L’Olanda, la nazione considerata fino a tre anni fa la più tollerante d’ Europa e la più accogliente per gli immigrati. Quella che pagava per loro il numero maggiore di scuole, giornali, moschee. Quella dove ancora è un piacere chiedere la strada solo per godere il sorriso gentile di ogni passante; ma dove anche c’è Rotterdam, seconda città, che bandisce chiunque non guadagni almeno il 20% in più del reddito minimo nazionale, cioè pensionati o postini, e soprattutto turchi e marocchini fra i quali la disoccupazione supera il 45%. L’Olanda di Jaap Blokker – capo di un impero commerciale con 2.400 negozi – che addita come responsabile delle rapine «l’ intera industria degli immigrati illegali in attesa di asilo». I numeri dicono: nel 1945, l’Olanda era popolata al 100% da olandesi; nel 2024 o 2034, in città come Rotterdam, l’ Islam sarà la prima religione; e già oggi i due terzi degli alunni delle elementari sono figli di immigrati. I numeri dicono ancora: la microcriminalità è cresciuta in media del 10-11%; e dunque, ecco l’ipotesi: le nuove leggi sarebbero in parte l’effetto di un contraccolpo dal basso, della domanda di sicurezza comune ad altri Paesi europei. Ma Londra, con il quadruplo di immigrati, non ha mai stretto i freni così. E i numeri non spiegano tutta la rivoluzione copernicana nelle leggi; né gli allarmi lanciati dalle chiese su certi episodi di antisemitismo (l’ accusa più grave, in una nazione che 60 anni fa perdette il 75% dei suoi ebrei deportati dai nazisti tedeschi) o sulla violenza giovanile a sfondo razzista. Allora intervengono i demografi: questo, ricordano, è il Paese più popolato d’ Europa: 16,2 milioni di abitanti, e 475 anime che vivono su ogni chilometro quadrato, assediate dal mare. Poi, parlano i politologi: l’Olanda, ammoniscono, è il Paese di Pim Fortuyn, leader dell’estrema destra ucciso 6 giorni prima delle elezioni, nel 2002; colui che disse «la barca è piena»; lui non c’ è più, il suo partito al governo nemmeno; ma quel suo grido resta, e gli echi pure, soprattutto ora che l’economia ha un po’ il fiatone. Buoni ultimi, vengono i sociologi: parlano dell’influsso dell’ Islam cresciuto con le chiese sempre più vuote e la secolarizzazione del Paese; e gli storici più maligni: ricordano che, apartheid è pur sempre parola coniata in Sud Africa dai boeri, cioè da olandesi di 4 secoli fa. Ma tutto questo non risponde alle domande di Marjon, in via dei Platani; né scuce le labbra di Medhy, suo marito; né dà un volto e una voce a Ghorsheed, che vuol dire Sole.

**** La legge ****

Rimpatrio
Nei prossimi tre anni il governo olandese costringerà al rimpatrio circa 26 mila immigrati che avevano inoltrato richiesta d’ asilo

Le norme
Il provvedimento sarà applicato a quasi tutti i richiedenti asilo che sono arrivati in Olanda prima che il governo dei Paesi Bassi introducesse un nuovo regolamento in materia, nell’ aprile 2001

Profughi
La maggior parte dei profughi coinvolti dalla nuova misura provengono da Iraq, Afghanistan e Somalia.

**** I numeri ****

1 ogni 600
La misura di espulsione che colpirà gli stranieri che hanno chiesto asilo e non l’hanno ottenuto interessa un cittadino ogni seicento

Crimini
Le statistiche dicono che la microcriminalità negli ultimi anni è cresciuta del 10-11%. I due terzi degli alunni delle elementari sono figli di immigrati

Amnistia
Il piano prevede un’ amnistia per circa altri 2.300 immigrati, cui è stato negato l’asilo durante il passaggio fra le due leggi che regolano l’immigrazione