“Il carcere modello non esiste né esisterà mai”, dice Othmani alla Bessi, che un po’ racconta e molto lo fa raccontare della sua personale esperienza carceraria (dieci anni nelle galere tunisine, per motivi politici) e del successivo impegno instancabile per i diritti umani.
Ma, sopratutto, questo libro offre un quadro planetario – dal Rwanda del post-genocidio alle prigini clandestine della Cina – e una riflessione generale sul tema che “ossessiona” da oltre vent’anni Othmani, quello delle carceri e più in generale del sistema giudiziario e penitenziario.
Una riflessione che ovviamente si nutre delle esperienze e dei progetti fatti con Amnesty international e con la ONG da lui diretta, Penal reform international, non solo nel terzo mondo, cerca di introdurre elementi di umanità e di diritto nell’universo chiuso delle carceri.
Indice:
I. Il percorso di una generazione
II. Dalla difesa della rivoluzione alla difesa della libertà
III. Delitto e castigo
IV. L’universo carcerario
V. Il carcere: una caricatura della società
VI. I detenuti hanno diritti?
VII. Le alternative al carcere
VIII. Riformare il carcere