LO SPIRITO DEL PIANETA
festival internazionale di gruppi etnici e tribali
organizzato dall’Associazione Chiucuace in Tonatiuh Sesto sole
Dal 27 al 30 Maggio – Roma – ex Mercati Generali – Piazzale Interno
Mai come nell’attuale contrastato momento storico è apparso fondamentale per la cultura occidentale – per tutti noi – il confronto con quelle di “altri” mondi, di altri popoli che hanno fatto e che fanno la storia. Storia “minore”, storia dimenticata, che non fa da tempo più notizia, con cui non pare necessario fare i conti. Popoli di cui, in troppi casi, non rimane che qualche traccia nei libri di storia, qualche testimonianza nei musei, qualche raro evento che ne ricorda i fasti. Popoli semisconosciuti a noi e tantopiù ai nostri figli cresciuti a colpi di eroi disneyani e playstation. Eppure gli Incas, gli Aztechi, gli Eschimesi Innù non sono solo un divertissement per viaggi organizzati ad hoc a turisti a cinque stelle.
Né i Nativi americani sono solo quelli hollywoodiani di Balla coi lupi.
Il loro spirito non muore, la loro storia è straordinariamente ricca, e c’è chi cerca di non dimenticare e di aiutarci a non dimenticare.
Sono gruppi di artisti che hanno scelto come missione nella vita di riportare al mondo – e di portare nel mondo – le tradizioni, gli stili di vita, i riti, le storie, il quotidiano e lo straordinario, il passato e il presente dei loro popoli.
Alcuni di questi gruppi provenienti dai continenti (Americhe, Africa ed Europa) parteciperanno a LO SPIRITO DEL PIANETA, il festival internazionale dei gruppi etnici e tribali.
Verrà inoltre allestito un vero e proprio villaggio di capanne tradizionali dei popoli Nativi americani.
Tutti i giorni sarà aperta una ricca esposizione di artigianato tribale ed etnico e si potrà visitare il Villaggio di capanne tradizionali.
In più sarà aperto un ristorante che offrirà piatti della cucina tradizionale ed etnica.
Ma il clou della manifestazione saranno gli spettacoli che i vari gruppi invitati proprorranno al pubblico: canti, danze, performance che non sono affatto mere coreografie.
Canti e danze rappresentavano – e rappresentano – momenti fondamentali nella vita di questi popoli.
Danzando e cantando si decidono la vita della comunità e del singolo.
