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da Il Piccolo di Trieste del 19 giugno 2004

Gradisca – Manifestazione davanti alla caserma Polonio a colpi di piccone e di proteste

GRADISCA Manifestazione davanti alla caserma Polonio a colpi di piccone e di proteste. Il sindaco: «Sono sorpreso»
«Sul Cpt Tommasini è ambiguo»
Attacco dei ragazzi dei centri sociali e dei Disobbedienti al nuovo sindaco.

«Tommasini sta tenendo un comportamento ambiguo: dica quali sono le sue reali intenzioni sulla caserma Ugo Polonio e che genere di contatti ha avuto col Ministero degli Interni». Nemmeno il tempo di godersi il successo al fotofinish che l’ha portato a ricoprire la carica di sindaco, che il nuovo primo cittadino di Gradisca si ritrova subito fra le mani la patata bollente del cpt. E fra i bersagli più colpiti dalle critiche, a sorpresa, c’è proprio lui. Tutto è successo durante il blitz di protesta con cui ieri mattina i ragazzi dei centri sociali e dei movimenti pacifisti, capeggiati dal leader triveneto Luca Casarini, hanno sabotato a colpi di piccone i lavori sin qui realizzati nel compendio di via Udine. Oltre al ministro Pisanu, sono stati oggetto di punture anche il governatore regionale Illy, l’assessore Antonaz e per l’appunto Tommasini.

«TOMMASINI STA TRATTANDO». Secondo alcune indiscrezioni citate dal consigliere verde Alessandro Metz che ha partecipato al sit-in, «Tommasini, neoeletto dal Centrosinistra, starebbe trattando con il ministro Pisanu per concedere la realizzazione sul territorio del cpt, in cambio della concessione di un’altra caserma gradiscana da adibire a polo universitario. Dica allora alla cittadinanza quali sono le sue reali intenzioni. Ad Illy ed Antonaz, anch’essi eletti dal Centrosinistra, diciamo solo che auspichiamo non credano alle bugie di Pisanu».

INTERROGAZIONE DI MARAN. Il nuovo sindaco della fortezza, stupito dalle accuse di Metz, cade dalle nuvole. L’altroieri il deputato Alessandro Maran assieme al collega Rosato ha presentato a Pisanu un’interrogazione parlamentare nella quale chiede al titolare del Viminale di rompere silenzio sulla Polonio. «Questo dimostra che stiamo mantenendo la promessa di battere tutte le strade democraticamente percorribili per dire “no” al cpt ­ afferma Tommasini – Nella maniera più assoluta, l’ex caserma Polonio non è barattabile con niente, nemmeno con l’auspicato polo universitario cittadino. Non ho mai avuto contatti con il Viminale». NO CARCERI A GRADISCA. Tommasini ha raggiunto la caserma della statale 305 circa un’ora dopo la conclusione della manifestazione, quando già le forze dell’ordine coordinate dal prefetto di Gorizia Vergone e dal questore Marangoni stavano verificando l’ingenza dei danni.

Luigi Murciano