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Gradisca (GO) – Odg del Consiglio Comunale sull’Insediamento di un CPT

Gradisca, 28 giugno

Il Consiglio Comunale esprime netta contrarietà alla realizzazione di un centro di Temporanea Permanenza a Gradisca d’Isonzo e comunque in qualsiasi altra località in FVG ed in Italia.

Esprime disappunto per l’insensibilità dimostrata dal Governo nei riguardi della Comunità di Gradisca d’Isonzo che attraverso il suo Consiglio Comunale per ben due volte ha ribadito la contrarietà alla realizzazione di una struttura di questo tipo che non è altro che luogo di detenzione che costringe a vivere i detenuti in condizione di marginalità e la comunità locale in uno stato di forte disagio e di preoccupazione per quanto riguarda la sicurezza.

Il Consiglio Comunale ritiene di dover rigettare la proposta di realizzazione di questo e di tutti gli altri CPT che attraverso la legge Bossi-Fini questo Governo intende utilizzare come strumento per risolvere il problema della immigrazione clandestina

CHIEDE

– AI Governo ed al Parlamento di attuare immediatamente una sospensione della realizzazione del CTP di Gradisca d’Isonzo ed una moratoria sulla realizzazione di nuovi CTP e di avviare nel contempo una riflessione sulla efficacia e quindi sulla esistenza stessa dell’Istituto del trattenimento nei CTP;

– Alla Regione FVG di prendere formalmente posizione contro ogni sito di tale genere sul proprio territorio;

– AI Governo di rispettare la capacità di autodeterminazione della Comunità di Gradisca d’Isonzo;

– Alle Amministrazioni locali ed alla Provincia di Gorizia, di esprimere la massima solidarietà alla Comunità di Gradisca nelle forme e nei modi ritenuti più idonei;

– Ai deputati e Senatori del Collegio di Gorizia e comunque di tutto il FVG di intraprendere tutte le possibili iniziative a livello Parlamentare;

– A tutte le forze sociali, economiche, culturali, religiose e politiche del territorio di concordare assieme alla Amministrazione comunale iniziative e manifestazioni allo scopo di evitare l’apertura del CTP.

AUSPICA

Che tutte le iniziative di protesta che si intendono avviare a qualsiasi livello vengano condotte nel rispetto della legge e della non violenza.