Ginevra (Svizzera) – Monito all’Italia a rispettare le procedure. Dalla sede di Ginevra, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha infatti esortato l’Italia ad agire nel rispetto degli obblighi internazionali consentendo, «senza ulteriori rinvii», l’accesso alle procedure d’asilo a tredici uomini, tra cui due ragazzi, bloccati a bordo di una nave al largo di Malta. Anche Malta è stata esortata a fornire il proprio contributo per risolvere la crisi.
Richiesta di asilo – «L’Unhcr è sempre più preoccupato per l’impasse internazionale sulla vicenda nel Mediterraneo di 13 richiedenti asilo a bordo di una nave commerciale, attualmente ormeggiata nelle acque internazionali a circa 15 miglia da Malta», ha affermato il portavoce dell’Unhcr Rupert Colville. Sbarcati il 9 ottobre a Gioia Tauro i tredici uomini, tra i quali due ragazzi di 13 e 15 anni, si definiscono curdi della Turchia. Avrebbero invano tentato di presentare una richiesta d’asilo prima di esser fatti risalire a bordo. La nave è quindi giunta a Malta il 14 ottobre scorso, dove i tredici non sono stati autorizzati a sbarcare, ma dove – via fax – hanno tentato di inviare domande d’asilo. La prossima destinazione della nave è la Turchia, paese d’origine dei richiedenti. Per l’Unhcr, in contatto con le autorità italiane e maltesi dal week end scorso, il regolamento europeo di Dublino stabilisce che i tredici dovrebbero essere autorizzati a sbarcare a Malta e quindi essere trasferiti in Italia per presentare una richiesta d’asilo. L’Unhcr ricorda che «rinviare un richiedente d’asilo nel proprio Paese senza aver registrato la sua richiesta è contrario ai principi fondamentali del diritto internazionale sui rifugiati e può costituire un refoulement (respingimento)», e quindi una grave violazione delle Convenzione di Ginevra.