Come previsto, a Firenze non si è trovato un accordo neppure tra i G5 sui campi di trattenimento per migranti irregolari nei paesi del Nord africa. Forse per il blocco dell’immigrazione clandestina e dei richiedenti asilo risulterà più efficace il vertice di Tripoli.
I rimpatri (respingimenti ed espulsioni collettive) continueranno sulla base di intese bilaterali, in violazione di leggi nazionali, di costituzioni e di trattati internazionali. Almeno non avranno la copertura dell’Unione Europea che però ha stanziato somme ingenti per effettuare voli charter congiunti per rimpatriare anche richiedenti asilo ai quali sia stato negato lo status. Anche direttamente nei Paesi di origine.
In ogni caso ancora una volta espulsioni collettive, da Amburgo o da Amsterdam come da Lampedusa o da Crotone.
Bisogna intensificare gli sforzi per denunciare queste iniziative davanti alle corti europee e predisporre task force di pronto interventi composte da legali, da operatori sanitari e da parlamentari, anche europei.
Ed occorre ancora andare a vedere cosa succede ai confini della Libia, dell’Egitto, del Sudan, del Niger.
Compito questo che potrà essere svolto soltanto da una delegazione ufficiale del Parlamento Europeo.