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da Il Giornale di Brescia 14 dicembre 2004

Brescia accoglie: oltre mille i rifugiati politici nella Provincia

L’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Uniti ha reso noti i dati relativi alle domande di asilo politico, negli ultimi tre mesi nei Paesi dell’Unione Europea. Sono circa 90mila le persone che hanno chiesto il riconoscimento dello status di rifugiato politico (con una crescita del 4% rispetto ai 3 mesi precedenti). Anche la nostra città è interessata da questo fenomeno e il Comune di Brescia organizza due giornate di formazione sul diritto d’asilo. Nelle mattinate di domani e dopodomani nell’Aula magna dell’Università Cattolica si terrà un convegno dal titolo «La città e il diritto d’asilo», promosse in collaborazione con l’associazione Centro Migranti e l’associazione Ambasciata per la democrazia locale di Zavidovici.

Il convegno rientra nel più ampio progetto «Brescia Accoglie», finanziato dal Ministero dell’Interno tramite l’Anci, che ha permesso a Brescia di entrare nella rete nazionale del Servizio centrale del sistema di protezione per i richiedenti di asilo e i rifugiati, istituito con la legge 189 del 2002 (meglio conosciuta come la Bossi-Fini in tema di immigrazione). Il progetto si propone di ottimizzare le risorse di accoglienza che città e hinterland possono mettere a disposizione offrendo reali possibilità di inserimento ai richiedenti di asilo politico e ai titolari di protezione umanitaria. Presentando l’iniziativa del 15 e 16 dicembre, Fabio Capra, assessore comunale ai servizi sociali, ha ricordato che Brescia «sta lavorando per essere in linea con gli standard di accoglienza definiti dall’Unione Europea che dovranno essere raggiunti nel corso del 2005. Il settore servizi sociali del Comune propone un’accoglienza strutturata e questi incontri permetteranno un salto di qualità».

Secondo gli ultimi dati, tra Brescia e provincia sono ben 1.100 i rifugiati e i richiedenti di asilo politico. «In maggioranza si tratta di persone provenienti dall’Africa occidentale – ha detto Giovanni Valenti, responsabile dell’ufficio per l’integrazione e la cittadinanza – dove sono in corso guerre civili sanguinose: Gambia, Costa d’Avorio e Sierra Leone». Il programma del convegno prevede per la mattinata di domani oltre all’intervento di Valenti, quelli di Jurgen Humburg alto funzionario dell’Unhcr, di Christopher Hein direttore del Cir (Consiglio italiano Rifugiati) e di Gianluca Vitale dell’associazione Studi giuridici sull’immigrazione. Giovedì sono in programma le relazioni di Soran Ahmad responsabile dei progetti territoriali di accoglienza e di Paola Schellenbaum, responsabile delle attività di formazione dell’unità psicosociale dell’organizzazione internazionale per le migrazioni.