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Gradisca – Il tempo sta finendo, le parole anche: sequestrare il cpt subito!

Comunicato Stampa

Solo tre giorni ci separano dalla grande manifestazione contro il CPT di Gradisca d’Isonzo indetta per sabato 26 febbraio.

Probabilmente mancano poche settimane all’entrata in funzione di quella che rischia di rivelarsi come una delle più infami e disumane strutture detentive italiane per migranti.
Il tempo stringe e l’angoscia e il disgusto iniziano a prendere il sopravvento. Per tre anni abbiamo fatto i conti con le menzogne del governo, con l’assoluta noncuranza con cui sta imponendo a questa regione un vero e proprio lager in una regione da sempre multietnica e ospitale: per due volte abbiamo messo in gioco i nostri corpi e le nostre fedine penali per rivelare queste menzogne. Ci siamo riusciti perché ora tutti finalmente sanno cosa segretamente si stava costruendo nell’ex caserma Polonio. Era il disgusto a muoverci, non certo la voglia di apparire in un’aula di tribunale, conseguenza di cui faremmo volentieri a meno.
Ma ora è l’angoscia ad insinuarsi. Tutti ora sanno che il CPT di Gradisca non è solo un insulto alla dignità umana, ma anche un abuso edilizio da 10 milioni di euro! Tutti sanno ma troppi fanno finta di non vedere, e primi tra tutti quei politici locali che per primi vorranno sfilare nel corteo di sabato, magari con i gonfaloni dei Comuni e della Provincia, o mettendo all’occhiello la medaglia di una legge regionale sull’immigrazione progressista quanto vogliamo ma assolutamente inutile se a Gradisca aprirà il CPT, se l’aeroporto di Ronchi verrà utilizzato per le deportazioni, se il Friuli Venezia Giulia diverrà la Guantanamo del nord Italia.

Resta poco tempo e anche le parole stanno finendo.

Non ce n’è più per i “vedremo”, i “stiamo valutando”, e per le immancabili polemiche sulla pacificità delle manifestazioni e sul rispetto della legalità.
Il Comune di Gradisca, la Provincia di Gorizia e la regione FVG hanno tutti gli elementi per far rispettare l’unica legalità che riconosciamo come universale, quella della dignità umana. E’ possibile fermare l’apertura del CPT. Il governo ha messo in atto un abuso edilizio da 10ml di euro, i documenti lo dimostrano, gli avvocati della regione lo ammettono. E’ possibile richiedere il sequestro del cantiere, è possibile farlo prima di sabato 26 febbraio, prima dei proclami e degli slogan, prima che il tempo scada.

Sportelli degli Invisibili / Rete del Precariato Sociale – Nordest