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Amnesty International sul ponte aereo da Lampedusa

Comunicato stampa

La Sezione Italiana di Amnesty International è estremamente preoccupata dalle notizie di queste ore, secondo le quali almeno novanta persone sarebbero state deportate da Lampedusa verso la Libia con un aereo commerciale della compagnia Blue Panorama.

“Ancora una volta l’Italia ignora le Convenzioni internazionali in tema di diritti dei rifugiati e delle persone migranti, ancora una volta c’è il rischio che molte di queste persone subiscano gravissime violazioni dei diritti umani al loro arrivo in Libia, ancora una volta si viola l’art. 10 comma 3 della Costituzione e il principio di non-respingimento di persone che hanno bisogno di protezione internazionale (art. 33 Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati; Convenzione delle nazioni unite contro la tortura)” ha dichiarato Francesco Messineo, responsabile del coordinamento rifugiati e migranti di Amnesty International Italia. “Le persone deportate oggi non sono state propriamente identificate. Non sono state informate del loro diritto di chiedere asilo in Italia, e non hanno potuto farlo qualora avessero voluto. L’Unhcr, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, non ha avuto accesso a queste persone malgrado lo abbia richiesto sin dal 15 marzo e malgrado ciò sia previsto dalle norme internazionali e nazionali in materia”.

“Desta forte preoccupazione” ha aggiunto Messineo “la presenza nei giorni scorsi a Lampedusa di funzionari del governo libico: anzitutto, fra i migranti avrebbero potuto esserci cittadini libici in cerca di asilo e averli messi in contatto con questi funzionari costituisce una gravissima violazione dell’intero sistema di protezione internazionale, violazione che mette potenzialmente a rischio la vita di queste persone. Altrettanto può dirsi in ogni caso anche per i cittadini non libici, che se richiedenti asilo non dovrebbero mai essere messi in contatto con autorità straniere, per tutelare la loro sicurezza e incolumità”.

Amnesty International richiama il governo italiano al rispetto del diritto nazionale ed internazionale in materia; chiede con forza che le deportazioni cessino e che ogni persona sia propriamente identificata e abbia accesso alla procedura di asilo ove lo richieda.

L’organizzazione per i diritti umani chiede alla compagnia aerea Blue Panorama, in assenza di garanzie da parte del governo italiano sulla conformità del servizio fornito rispetto alle norme internazionali sul non refoulement, di sospendere la collaborazione con il governo nell’esecuzione di espulsioni collettive di cittadini stranieri, vietate dal protocollo n. 4 della Convenzione Europea sui Diritti Umani.

Roma 17 marzo 2005

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