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Dal Piccolo del 2 marzo 2005

I Verdi Metz e Pizzati presentano un esposto contro Antonaz «troppo morbido» e ne chiedono le dimissioni

GORIZIA È scontro sempre più duro tra la Regione e il Governo di Roma sulla realizzazione del Centro di permanenza temporanea per extracomunitari clandestini nella ex caserma Polonio a Gradisca d’Isonzo. Ma sullo stesso tema è scontro anche all’interno della stessa maggioranza regionale, con i Verdi che chiedono ufficialmente le dimissioni dell’assessore di Rifondazione comunista Roberto Antonaz, reo, a loro dire, di non essersi speso a sufficienza sull’argomento. Il tutto, a pochi giorni dalla manifestazione che sabato ha visto scendere in piazza a Gradisca millecinquecento/duemila persone per dire «no» alla realizzazione del Cpt, manifestazione segnata anche da una carica delle forze dell’ordine contro un gruppo di giovani dei centri sociali che avevano cercato di stendere un filo spinato davanti alla «Polonio».
Il presidente della Regione Riccardo Illy ha reso noto ieri il contenuto di una lettera inviata al ministro degli Interni Giuseppe Pisanu per denunciare come vi sia stato, sul tema del Cpt, «un atteggiamento discriminatorio nei confronti della Regione Friuli Venezia Giulia rispetto alle altre Regioni, delle quali è stata invece richiesta l’intesa». Il presidente della Regione, infatti, ricorda come un’ordinanza del 2003, la 3287, preveda che «per lo svolgimento delle attività di realizzazione e di completamento dei Centri ci si avvale di una Commissione tecnico-consultiva integrata, di volta in volta, da un rappresentante della Regione interessata». Ma nessun accordo è stato mai raggiunto tra il Governo e il Friuli Venezia Giulia (ne sono stati firmati invece con Veneto, Marche, Liguria e Sicilia) e nessun rappresentante della Regione è stato mai chiamato a far parte della prevista Commissione tecnico-consultiva per esprimere parere sul progetto di Gradisca. Un fatto, scrive Illy, che assume «connotati di particolare gravità», tenuto conto che rispetto all’approvazione dei progetti il parere della Commissione costituisce presupposto essenziale.
«Da parte del Governo nazionale – scrive poi Illy a Pisanu – non consta che alcuna iniziativa per l’acquisizione dell’intesa sulle varie ordinanze emanate in materia sia stata assunta nei confronti della Regione Friuli-Venezia Giulia che dovrebbe ospitare il Centro di Gradisca». E questo nonostante la Regione abbia «ripetutamente richiesto elementi conoscitivi in ordine all’intervento, senza ricevere a oggi alcuna risposta».
Proprio questi temi sono alla base anche di un esposto che il consigliere regionale verde Alessandro Metz e il segretario regionale verde Gianni Pizzati hanno presentato ieri mattina alla Procura della Repubblica di Gorizia. I Verdi chiedono infatti all’autorità giudiziaria «di accertare se siano state rispettate tutte le condizioni di legge sul necessario parere della Regione Friuli Venezia Giulia e quindi la regolarità dell’intera procedura». «Ma non dovevamo essere noi a fare questo passo nei confronti della magistratura, quanto l’assessore Antonaz. Per questo motivo noi ritiriamo la nostra fiducia nei suoi confronti e chiediamo le sue dimissioni» hanno dichiarato Metz e Pizzati nel corso di una conferenza stampa. «L’assessore Antonaz – hanno aggiunto – avrebbe dovuto muoversi lui nei confronti della magistratura per due motivi: per una questione tecnica, in quanto ha il sostegno dei legali della Regione, e per una questione politica, visto che la Giunta ha sempre espresso la sua contrarietà alla realizzazione del Cpt a Gradisca. Ebbene, Antonaz pur avendo la possibilità di farlo non si è mai mosso rendendo così poco leggibile quella che è la reale volontà politica della Giunta».
Guido Barella