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Con la riforma del ministro Volpe è più facile diventare cittadini canadesi

Immigrazione, nuove regole in Canada

da Il Corriere Canadese del 17 aprile 2005

Tutti i residenti canadesi con una età superiore ai 55 anni e col visto di landed immigrant da più di tre anni, potranno ottenere la cittadinanza canadese quasi automaticamente, semplicemente presentando una domanda.
Questo provvedimento fa parte di una serie di riforme illustrate dal ministro dell’Immigrazione Joe Volpe e che si divideranno in tre punti: iniziative per incoraggiare gli anziani a prendere la cittadinanza canadese facilitandone la procedura, aumento del numero degli studenti stranieri nelle nostre università ed infine facilitazioni nel settore della cosidetta family reunion.
Questo riguarda soprattutto genitori e nonni che sono rimasti nei loro Paesi di origine mentre i figli sono emigrati in Canada.

GLI ANZIANI
Tutti coloro che hanno una età superiore ai 55 anni e sono residenti in Canada col visto di landed immigrant da oltre tre anni, potranno ottenere la cittadinanza canadese senza fare l’esame relativo alla conoscenza della lingua inglese o francese e senza il test sulla conoscenza storica, geografica o politica del Canada. Una misura simile riguarda molti nostri connazionali anziani che, secondo fonti del ministero, non avrebbero presentato domanda per diventare cittadini canadesi in quanto impediti dalla conoscenza della lingua e della cultura di questa nazione.
I controlli di sicurezza e sulla fedina penale del richiedente rimangono sempre in vigore. Ma se non vi sono questi problemi l’anziano residente, per diventare cittadino canadese deve praticamente limitarsi a presentare una domanda.
Parallelamente a questa iniziativa, il ministero dell’Immigrazione ha previsto un aumento dei fondi per accelerare il disbrigo di queste domande e ridurre il cosidetto back-log che si è creato nel corso degli anni.
Ciò dovrebbe servire a raggiungere la cifra di 170.000 nuovi immigrati che ogni anno vogliono diventare cittadini canadesi. Gli effetti cominceranno a farsi sentire immediatamente. Comunque solo fra un anno il tempo massimo per l’ottenimento della cittadinanza scenderà a solo 6 mesi.
Per raggiungere questi risultati, il ministero avrà altri fondi per potenziare le strutture. Fondi, si precisa, che saranno utilizzati anche dai servizi di sicurezza (Csis) e dall’Rcmp per accelerare i controlli di sicurezza e criminalità.

GLI STUDENTI
Il secondo aspetto della riforma riguarda gli studenti stranieri che intendono proseguire i loro studi universitari negli atenei canadesi.
In questo settore il Canada sta perdendo molto terreno rispetto ad altri Paesi. E si tratta di una perdita notevole.
Non solo perché gli studenti pagano 25.000 dollari l’anno per l’iscrizione, in aggiunta alle spese personali durante la loro permanenza, ma anche perché possono essere sfruttati, dopo la laurea, nell’ economia del paese, sempre più in cerca di personale qualificato e con una istruzione sempre più sofisticata.
Per incoraggiare gli studenti quindi a venire in Canada, il ministero dell’Immigrazione consentirebbe loro di poter lavorare per un massimo di 20 ore settimanali, in qualsiasi azienda canadese e non solo, come è previsto al momento attuale, solamente in istituzioni all’interno della università da loro frequentata.
Inoltre il ministero, una volta che hanno conseguito la laurea, concederà, su loro richiesta, un permesso di lavoro automatico, di un anno, se il datore di lavoro si trova a Toronto, Vancouver o Montréal, e di due anni se è fuori da questi tre centri urbani.
Ma c’è di più. Ogni studente, come detto, paga annualmente una tassa di iscrizione di 25.000 dollari. Ogni studente rappresenta quindi un investimento economico nella zona dove essi decideranno di risiedere. Senza contare, ovviamente, i soldi che gli studenti spenderanno durante la loro permanenza in Canada. Attualmente gli studenti stranieri, che sono circa 66.000, portano al settore universitario canadese due miliardi di dollari l’anno; il ministero dell’Immigrazione vuole portare questa cifra a tre miliardi e quindi portare tale numero ad almeno 100.000 unità.
Altro incentivo per questi studenti riguarda la possibilità di fare domanda di landed immigrant mentre si trovano in Canada col loro permesso di lavoro ottenuto alla fine degli studi.

FAMILY REUNION
Anche la terza parte ha due fasi in quanto la situazione è complicata. Riguarda i genitori o nonni di coloro che sono emigrati anni fa in Canada e che hanno sponsorizzato i loro genitori, o nonni per venire in questo Paese come emigrati.
Al momento attuale ci sono circa 110.000 persone, genitori e nonni, che sono stati sponsorizzati come landed immigrant.
Essi costituiscono circa il 25 per cento di tutti quelli che hanno fatto domanda per entrare in Canada e sono nelle lunghissime liste di attesa. Tale afflusso crea problemi anche ad altri settori, come quello dei turisti che visitano il Canada oppure alle domande dei rifugiati.
Oltre ai ritardi nell’espletamento delle domande presentate dagli interessati, vi sono spese grandissime che il governo deve affrontare per gestire una situazione sempre più complicata.
A partire quindi da questa settimana, il ministero dell’Immigrazione offrirà la possibilità a tutti questi 110.000 genitori e nonni, di concedere un visto della durata di cinque anni che consente loro entrate multiple in Canada senza alcuna difficoltà.
Basta ovviamente che provvedano in proprio all’assicurazione sanitaria come avviene per i turisti.
Questo elimina, secondo il ministero, la pressione burocratica su genitori e nonni che vogliono venire in Canada per visitare figli e nipotini, e ridurrà la pressione sull’apparato amministrativo che potrà dedicarsi ad altri settori.
Contemporaneamente il ministero dell’Immigrazione aumenterà i permessi di permanenza a tempo indeterminato da 6.000 a 18.000 unità per i prossimi due anni.
Questo significa che tutti coloro che sono già stati sponsorizzati per i prossimi due anni, verranno tolti dalle liste di attesa. Si tratterebbe di circa 36.000 casi.
Seconda iniziativa di questa terza fase riguarda la presentazione del ministro dell’Immigrazione Joe Volpe alla Camera di una strategia che avrà lo scopo di aumentare il numero potenziale landed immigrant di tutte le categorie nel Paese, portandolo dai 225.000-240.000 attuali a 300.000.
Tali iniziative verranno sostenute anche finanziariamente con nuovi fondi che giungeranno al ministero dell’Immigrazione: si tratta di 190 milioni di dollari, in aggiunta ai 398 già previsti dal bilancio dello scorso febbraio.
Queste iniziative sono solamente la prima parte di una serie di cambiamenti che il ministero dell’Immigrazione metterà in atto nel breve e nel medio termine.
Elezioni politiche permettendo.