Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Vita di frontiera

Dal Corriere delle Sera di lunedì 4 Aprile 2005 una notizia che ha dell’incredibile riguardo gli immigrati che cercano di attraversare la frontiera tra Arizona e Messico, uno scenario che ci riporta ai duelli nel Far West.
A Tombstone si stanno radunando centinaia di militanti anti-immigrati decisi a risolvere, con i loro sistemi, il problema delle migliaia di migranti che cercano di entrare negli Usa.

Divisi in pattuglie di 5-6 elementi, armati, dotati di sistemi per la visione notturna, jeep e piccoli aerei cercano di intercettare gli immigrati. Quest’iniziativa è stata sostenuta da un settimanale locale che ha fomentato la partecipazione dei “vigilantes” sostenendo che i clandestini non solo solamente sudamericani ma anche mediorientali, parola che per alcuni abitanti degli Usa equivale a terroristi.
I promotori di quest’iniziativa sostengono che verrà rispettata la legge e che il compito dei vigilantes sarà unicamente quello di avvisare la polizia, una domanda sorge però spontanea: perché allora tutte quelle armi?
In questo quadro già terribile per gli immigrati c’è da aggiungere la presenza dei “coyoteros”, loschi personaggi che organizzano l’attraversamento illegale del confine facendosi pagare migliaia di dollari, per poi spesso abbandonare i clandestini nel deserto, i quali, non conoscendo il territorio si perdono e muoiono di sete o vengono depredati e assassinati.
Per questo motivo organizzazioni per i diritti civili americane e messicane si sono schierate ai due lati della frontiera per proteggere gli immigrati dalle trappole tese dai vigilantes.