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Report ARCI da Lampedusa del 10 e 11 agosto

Lampedusa 10.08.05

Alle ore 10.00 di stamani 183 migranti sono sbarcati a Lampedusa. Avvistati su un barcone a circa 40 miglia al largo di Lampedusa intorno alle ore 4.00 di stamani sono stati individuati e raggiunti da due motovedette della Guardia Costiera. Dopo il trasbordo sono stati condotti in porto.

All’ arrivo sono apparsi molto provati. Scesi dalle motovedette li si è fatti accomodare sulla banchina del molo. Le condizioni generali di salute sono risultate, tuttavia, abbastanza buone. Hanno raccontato di essere stati in mare un po’ più di tre giorni. Quasi tutti si sono dichiarati Palestinesi ed Irakeni. In realtà quasi tutti si sono dimostrati in grado di comprendere il francese. Alcuni lo parlavano piuttosto bene. Se ne desume la loro provenienza nordafricana. Alcuni hanno riferito di essere partiti dalla Libia, altri dalla Turchia.

Del gruppo facevano parte 2 donne e 20 minori non accompagnati. Già sulla banchina, quest’ultimi sono stati separati dal resto del gruppo.

Da subito si capisce che le operazioni di trasferimento al Cpt non sarebbero state granchè rapide. Passano i minuti e non si vede alcun pulmino di quelli con cui si effettua il trasferimento. Di solito prima ancora dello sbarco sono già in attesa.

Tutti pensano di essere già Sicilia. Quando spieghiamo loro che sono sbarcati a Lampedusa non ci credono. Stentiamo a convincerli. Cadono nello sconforto. Li rassicuriamo dicendo loro che in Sicilia verranno portati nei prossimi giorni.

Ad un migrante sulla quarantina che si dice Palestinese consigliamo di chiedere l’asilo. Non ne vuol sapere. Ripete fino alla noia che è venuto in Italia per lavorare.

Ad un certo punto un ragazzo tira fuori da una sacca un tubetto di gel. Lo versa nelle mani e poi si impomata i capelli. Lo cede ad alcuni suoi amici che lo imitano. Sembra si preparino per una festa. Incrocia i miei occhi. Ne offre pure a me. Mi tolgo la bandana. Scoppia una risata.

Negli stessi istanti, alle ore 10.45, atterra sulla pista dell’aeroporto di Lampedusa un Airbus 321 della nostra compagnia di bandiera. L’aereo è posizionato nella parte della pista più vicina al CPT.

Dall’aereo scendono una ventina di persone. Due con in mano una borsa del Pronto Soccorso. Già da ieri sera sapevamo che in mattinata si sarebbe effettuata una deportazione di migranti in Libia. Dopo qualche minuto inizia alla spicciolata l’imbarco dei migranti. Ogni migrante viene accompagnato in mezzo a due agenti della polizia in borghese alla scaletta dell’aereo. Uno dei due ha in mano un foglio che consegna insieme al migrante al funzionario che attende al portellone dell’aereo. Entrambi portano i guanti di plastica. Vediamo molti migranti che giunti in prossimità del portellone si fermano, si voltano verso il Cpt e salutano un gruppo di (ormai ex) compagni di detenzione che intanto si è radunato in prossimità della rete che separa il Cpt dalla pista. Come ultimo atto di commiato. Chissà come si è spiegato loro il motivo del viaggio in aereo? Chissà se sanno che saranno deportati in Libia?

Salgono sull’aereo 65 migranti egiziani.

Improvvisamente un migrante già imbarcato viene fatto scendere. Lo vediamo sofferente. Avrà avuto un malore. Viene soccorso sulla pista ma questo non impedisce che dopo qualche istante si proceda al suo imbarco. Tutto questo nell’ indifferenza assoluta dei turisti in attesa di imbarco. Non vediamo nessuno di loro volgere lo sguardo a quanto si sta consumando sulla pista. Non sentiamo nessuno di loro domandare cosa stia avvenendo.

Sono le 12.45. Salgono per ultimi sull’aereo i funzionari preposti all’accompagnamento e il personale di volo. I portelloni si chiudono. L’aereo si sposta. Dopo qualche istante è in volo. Sono le 12.55. Un’altra deportazione in Libia. Un altro schiaffo ai diritti umani. Un altro atto di disumanità.

Solo quando l’ aereo è decollato ha inizio il trasferimento dei 183 migranti che da tre ore sono seduti sulla banchina del porto militare. Privo anche solo di uno spicchio di ombra. Sotto il sole africano. Ad una temperatura di oltre 40 gradi. Ritemprati solo dalle bottiglie d’acqua e dai biscotti distribuiti dall’ equipe di Msf.

Il trasferimento dei migranti al Cpt non doveva essere di intralcio all’ operazione di deportazione.

Fossero almeno giunti in un momento più opportuno!

Alle 13.00 inizia l’andirivieni di pulmini dal porto al Cpt. A dieci per volta i migranti vengono condotti nel centro. Alle 14.15 tutti sono al “sicuro”.

Presidio Democratico Arci


Lampedusa 11.08.05

Anche stamattina la nostra sgradevole colazione si consuma al porto vecchio. Accanto alla nave della Siremar che come ogni mattina è pronta a muoversi in direzione di Porto Empedocle. Sono le 9.50. Giunge ad alta velocità una camionetta della Polizia. Oltre i finestrini intravediamo 4 migranti. Riconosciamo le due donne del gruppo dei 183 che è sbarcato ieri. Si apre il varco della transenne, il pulmino entra e si ferma accanto alla nave. Ci infiliamo anche noi. Scendono solo gli agenti della scorta. Intuiamo subito.

Volgiamo lo sguardo verso il Cpt. Eccola, la schiera di migranti marciante. Ecco gli asciugamani sulla testa. Ecco le buste di plastica. Gli andiamo incontro. Sono ordinati per cinque. Staccarsi dai compagni della propria fila non è consentito. Per motivi di conteggio.

A pochi metri dalla bocca della nave la marcia si arresta. Qualche attimo e poi, ad uno ad uno, in fila indiana, l’ imbarco. Sotto gli occhi attenti dei carabinieri, cui è affidata la scorta, e della polizia. Riconosciamo molti di coloro che sono sbarcati ieri. In mezzo al gruppo individuiamo alcuni ragazzi che ci appaiono sicuramente minorenni. Da ultimi vengono fatti scendere i 4 migranti dalla camionetta. Oltre le due donne, uno si sorregge con le stampelle e l’ altro ha una mano ingessata. Li abbiamo già visti. Ah ecco, sono due dei feriti arrivati da Linosa qualche giorno fa. A loro quattro è stata risparmiata la marcia.

Alla fine contiamo 62 migranti. Tutti sembrano di provenienza nordafricana.

Ci avviciniamo ad un funzionario della Polizia. Chiediamo dei minori. Di solito i minori vengono trasferiti separatamente. Il funzionario nega che nei 62 vi fossero minori. Non ci convince. Per

nulla. Alle 10.50 la nave della Siremar lascia il porto di Lampedusa.

Torniamo a casa. Riguardiamo le foto. Ne siamo più convinti di prima: nel gruppo vi sono minori.

Cerchiamo ulteriori conferme. Non ci è possibile. Dobbiamo attendere fino a questa sera.

Nel frattempo apprendiamo che nella mattinata di oggi 4 o 5 migranti sbarcati ieri a Linosa sono stati trasferiti al Cpt di Lampedusa. Altro al momento non riusciamo a sapere.

Nessun aereo carico di migranti è decollato oggi dall’ aeroporto di Lampedusa. Sulla base di un rapido calcolo stimiamo che al momento nel Cpt di Lampedusa siano presenti 230/240 persone.

Presidio Democratico Arci

Report Lampedusa 7 e 8 agosto