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Report Lampedusa 7 e 8 agosto presidio ARCI

Lampedusa 7.08.05

Questa mattina per prima cosa abbiamo verificato se fosse vera la notizia secondo cui uno dei 169 sbarcati a Linosa si trova ricoverato all’Ospedale “Cervello”. Ebbene la notizia è vera. Il migrante è stato trasportato a Palermo direttamente da Linosa subito dopo lo sbarco.

Potrebbe fornire notizie preziose sul barcone disperso. Vedremo se in giornata riusciremo a saperne di più.

Avevamo già saputo ieri sera grazie ad una nostra amica giornalista che il migrante ricoverato al “Cervello” sostiene l’esistenza del barcone disperso.

Abbiamo letto l’articolo apparso su il Manifesto di oggi e, da qui, anche ascoltando persone che da tempo si occupano di sbarchi di migranti, alcune delle affermazioni attribuite al migrante algerino non ci sembrano verosimili. E’ difficile ipotizzare che una barca con 20/30 persone a bordo sia partita dalla Libia per giungere alla volta di Lampedusa. Anche con il mare calmo.

Certo è che le autorità italiane di questa vicenda si sono fatte un’idea precisa. E’ da tre giorni ormai che possono ascoltare con l’ausilio degli interpreti i migranti giunti da Linosa e capire così, finalmente, se le dichiarazioni che sono state loro attribuite al momento dello sbarco sono veritiere o sono state solo inventate o, semplicemente, male interpretate.

Sarebbe importante che facessero chiarezza anche per evitare facili strumentalizzazioni.

Stamani un giornalista di una emittente radiofonica nazionale ci ha contattato perché in diretta al radiogiornale delle tredici manifestassimo la nostra idea sull’esistenza di questo barcone. Abbiamo spiegato che abbiamo nessuna certezza ma solo molti dubbi e poiché si trattava di pronunciarsi sulla vita di persone preferivamo non intervenire. Per rispetto. Il giornalista ci ha espresso il suo apprezzamento.

Nonostante non si scorgessero movimenti particolari, per scrupolo, alle 10.00 circa, ci siamo recati sul molo commerciale da dove parte la nave traghetto della Siremar. Non c’era polizia, né carabinieri. Sembrava non fossero in corso trasferimenti di migranti. Ci avviciniamo ad un uomo della Guardia Costiera che, a mezza bocca, ci dice che già un imbarco di migranti è avvenuto. Non ci vuole fornire alcun’ altra indicazione. Ci avviciniamo ad una donna. Chiediamo dei “clandestini”. Ci conferma che ne sono stati imbarcati tre. Scortati dai carabinieri. Dopo essere stati condotti sin alla bocca della nave con un pulmino della Misericordia. Domandiamo se fossero di colore. La signora, originaria di Palermo ma sposata con un Lampedusano, ci risponde: “sono clandestini, io li conosco bene… la conosco bene quella razza”. Abbiamo scoperto che esiste una nuova razza: la razza dei “clandestini”. Bene. Non si finisce mai di imparare!

Certo è che questo trasferimento di sole tre persone è piuttosto strano.

Nella tarda mattinata abbiamo effettuato un sopralluogo all’ aeroporto: nessuno aereo è partito con a bordo migranti.

Lampedusa 8.08.2005.

Questa mattina alle ore 10.00 scortati dai carabinieri 17 migranti sono stati imbarcati sulla nave traghetto della Siremar. Sono stati condotti dal Cpt al molo commerciale del porto con un pulmino della Misericordia. Il pulmino si è accostato in prossimità della bocca della nave. I migranti sono scesi, li si è disposti in fila indiana e poi li si è fatti salire sulla nave. In mano la busta di plastica. Sul volto la paura di chi non sa dove sta andando.

Tredici sono di chiara provenienza subsahariana. I restanti quattro sembrano maghrebini. Ma non ne siamo sicuri. Potrebbero essere anche irakeni o palestinesi o egiziani.

Dopo una quindicina di minuti anche un gruppo di poliziotti (10 o 12) in tenuta antisommossa si sono imbarcati alla volta di Porto Empedocle.

Non sono, però, addetti alla scorta dei 17 migranti. Di quella si occupano i carabinieri.

La nave ha lasciato il porto alle ore 11.00.

Al momento i migranti detenuti all’interno del Cpt di Lampedusa non dovrebbero essere più di 250. Almeno stando alle nostre informazioni. Cercheremo di essere più precisi nelle prossime ore.

Neanche all’interno del CPT, tra coloro che sono stati anche se solo per poche ore a contatto con i migranti provenienti da Lampedusa, ci si è fatti un’idea chiara sulla esistenza del barcone dato per disperso e, da alcuni, per affondato nei giorni scorsi. I migranti avrebbero fornito versioni contrastanti.

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