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UK – Come non essere clandestini?

Intervista a Chiara, No one is illegal

Il Governo Blair, ha negli ultimi due anni, contribuito ad apporre cambiamenti radicali all’Immigration Act (la legge che regola l’immigrazione e il diritto di asilo).
Dal 2004 – grazie all’Home Secretary Charle Clarke – per entrare in UK bisogna avere un contratto di lavoro.
Il datore di lavoro deve richiedere il lavoratore straniero dall’estero e a questi viene rilasciata un’autorizzazione (work permit) che al massimo può durare 5 anni. Non è permesso il ricongiungimento familiare.
Clarke ha anche introdotto un nuovo permesso di soggiorno per lavoratori skilled con specifiche competenze professionali e che dà accesso al welfare britannico.
Questo permesso funziona a punti, divisi per grado di qualificazione e per età (fino ai 28 anni e non oltre).
Un’altra novità sta nelle restrizioni introdotte al diritto di asilo.
Un richiedente asilo, in GB, deve passare attraverso la detenzione, diversi colloqui, firme obbligatorie prima del riconoscimento dello status di rifugiato.
Una volta ottenuto lo status, ogni 2,3 o 5 anni, la posizione viene riconsiderata.

I Removal & Detention centres (CPT) sono gestiti da ditte private, la detenzione è di durata illimitata e per questo le visite sono concesse.