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Reggio Emilia – Controlli senza sosta contro i clandestini

Bilancio delle espulsioni nell'anno 2005

Il bilancio è di 6 arresti di migranti senza documenti tutti con una precedente espulsione. Quattro cittadini di origine georgiana sono stati fermati a bordo di un’autovettura considerata “sospetta” da parte delle forze dell’ordine; un cittadino di origine marocchina ed uno di origine tunisina sono stati trovati sprovvisti di documenti durante un controllo in un casolare abbandonato dove avevano trovato una sistemazione di fortuna. Sono stati tutti condotti alla questura e poi alla casa circondariale di Reggio Emilia.
Il resoconto di questa giornata non è un caso isolato, i controlli si sono intensificati dal mese di agosto del 2005, dall’entrata in vigore della legge 155 del 2005. Anche l’operazione eseguita mercoledì 30 dicembre rientra nell’attività di controllo voluta dal Decreto Pisanu che la questura di Reggio Emilia sta mettendo applicando alla lettera.

La dirigente dell’Ufficio Stranieri della questura di Reggio Emilia, Maria Grazia Ligabue, afferma: “Siamo riusciti a mettere a segno operazioni per noi molto importanti perchè i nostri operatori continuano a presidiare il territorio con ottimi riscontri. Il nostro obbiettivo è quello di continuare in questa direzione, a testimonianza che il rispetto della legalità anche nella nostra città continua ad essere una delle prorità assolute”. La dirigente sottolinea inoltre che i controlli proseguiranno senza sosta nei punti di aggregazione dei migranti e che verranno inoltre compiute verifiche nei domicili degli stranieri in regola con permesso di soggiorno per stabilire se le loro abitazioni fungano anche da rifugio per connazionali senza permesso di soggiorno.

Il questore Gennaro Gallo ha reso pubblici i dati relativi alle espulsioni avvenute nel corso dell’anno 2005 in territorio reggiano. Sono state 1200 le espulsioni nei confronti di cittadini stranieri non in regola con la normativa italiana, 30 le persone accompagnate alla frontiera, 43 i cittadini migranti portati nei Centri di Permanenza Temporanea, 30 gli arrestati per violazione dell’ordine del questore di lasciare il territorio italiano.
Secondo il questore di Reggio sono necessari più agenti anche perchè il numero dei cittadini stranieri continuerà ad aumentare.

A Reggio Emilia si sgomberano i casolari abbandonati dove trovano rifugio i tanti senza tetto e si intensificano i controlli che finiscono in arresti per inadempienza della legge Bossi-Fini.
La lotta senza quartiere contro l’illegalità, che non tiene minimamente in considerazione i diritti basilari delle persone, non sta però passando in silenzio. Infatti, la risposta a queste “operazioni” è arrivata il 31 dicembre 2005, quando è scesa in piazza un’assemblea formata da una cinquantina di cittadini migranti e del territorio riunita in un presidio per sollevare il problema della casa che anche in questo territorio è diventata ormai un’emergenza, situazione che per i cittadini migranti si aggrava maggiormente a causa della legge Bossi-Fini.