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Assistenza sociale – Prestazioni garantite solo per chi ha la carta di soggiorno

Si attende la pronuncia dei Tribunali contro questa discriminazione

Numerosi quesiti che ci pervengono tramite posta elettronica, riguardano le prestazioni di assistenza sociale.
A riguardo, ricordiamo che una recente nota dell’INPS riconferma che l’assegno di invalidità – così come altre prestazioni di assistenza sociale – può essere riconosciuto solo a chi ha la carta di soggiorno. E’ un argomento che abbiamo trattato numerose volte, commentando in particolare la legge finanziaria 23 dicembre 2000, n. 388 (“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale
e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)
“pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2000 – Supplemento Ordinario n. 219),che all’art. 80 ha sostanzialmente abrogato il diritto di piena equiparazione tra cittadini italiani e cittadini extra comunitari per quanto riguarda la fruizione di tutte le prestazioni di assistenza sociale, previsto all’art. 40 del T.U. sull’Immigrazione. Nel suo testo originario la norma prevedeva infatti che vi fosse questa piena equiparazione non solo per tutti gli stranieri in possesso di carta di soggiorno, ma anche per tutti coloro che erano in possesso di un normale permesso di soggiorno.
Ora invece questa possibilità è stata limitata ai soli possessori di carta di soggiorno (art. 9 T.U. sull’Immigrazione), con la conseguenza che chi ha il permesso di soggiorno è escluso dalla possibilità di usufruire di diritti quali l’assegno di invalidità, l’assegno o pensione sociale, ecc.

La parola ai Tribunali
Per fare rilevare questa sostanziale discriminazione è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale dal Tribunale del Lavoro di Milano e da quello di Monza, con riferimento a persone in possesso di normale permesso di soggiorno che hanno richiesto – ma non hanno ottenuto – queste prestazioni.
Gli argomenti che si fanno valere davanti alla Corte Costituzionale (ma che attendono ancora una decisione) riguardano in particolare la violazione della Convenzione 143/1975 dell’OIL, che è legge dello Stato a tutti gli effetti (e che, addirittura, prevale sulla legge ordinaria), che prevede la parità di trattamento anche per quanto riguarda la fruizione di tutte le prestazioni di sicurezza sociale.
Tra l’ altro è curioso notare come vi sia nella traduzione italiana della Convenzione una “svista terminologica” che corrisponde di fatto ad uno stravolgimento di un concetto fondamentale, adottato nel testo ufficiale in lingua francese.

Una diversa traduzione dal francese all’italiano…
Nel testo ufficiale in lingua francese si parla di equiparazione per tutte le prestazioni di sécurité sociale, ossia di sicurezza sociale, termine questo che comprende tutto, dalle prestazioni di previdenza sociale, altrimenti dette “prestazioni contributive” (ad es. pensione di vecchiaia), alle tradizionali prestazioni di assistenza sociale (assicurate dalla legge alle persone in determinate situazioni, a prescindere che abbiano o meno versato contributi, ad esempio l’assegno per gli invalidi civili). Se in base al testo ufficiale in lingua francese risulta che non vi debba essere una differenza tra le prestazioni di previdenza sociale e quelle di assistenza sociale poichè tutte sono comprese nella definizione di sicurezza sociale e sono garantite in condizioni di parità di trattamento, abbiamo constatato invece che nella traduzione italiana della stessa Convenzione si parla di prestazioni di previdenza sociale, limitando di fatto – in base ad un errore di traduzione – le prestazioni solo all’ambito di quelle cosiddette contributive, ossia prestazioni assicurate dall’INPS in base ad un rapporto di lavoro che comporta un versamento di contributi obbligatori.

Come abbiamo detto, è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale, ma purtroppo non abbiamo ancora notizie a questo riguardo, mentre continuano ad essere moltissime le persone che ci scrivono prospettandoci questioni di questo genere

Vedi alcuni quesiti su questo tema:

Assegno di invalidità civile – Minore escluso perché non in possesso della carta di soggiorno

Esclusione dal bando per contributi sull’affitto per chi non ha la carta di soggiorno