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Flussi 2006 bis – Per le domande termine il 21 luglio

Il decreto sarà operativo a fine settembre. Ma non è più possibile presentare domanda: saranno prese in considerazione solo le richieste di assunzione presentate alle Poste entro il 21 luglio.

“Non è una sanatoria”, hanno ribadito i ministri Amato e Ferrero al termine dell’incontro. “Si tratta di regolarizzare lavoratori che sono già in Italia, che hanno a disposizione un contratto e un alloggio.

Potrà essere assunto grazie al Decreto flussi chi ha fatto domanda entro il 21 luglio.
Il consiglio dei ministri ha approvato venerdì un nuovo provvedimento, che amplia le quote d’ingresso inizialmente previste. Il primo decreto, a marzo, aveva autorizzato l’assunzione di 170mila lavoratori extracomunitari. Le domande presentate però erano stato molte di più: circa 520mila. Proprio per questo il governo si è avvalso di una possibilità prevista dalla legge Bossi-Fini, quella di ampliare le quote d’ingresso durante l’anno per rispondere alle esigenze del mondo del lavoro.
Sono state concesse altre 350mila quote, esattamente quante le domande presentate.

“Il precedente decreto flussi – ha spiegato il ministro alla Solidarietà sociale Paolo Ferrero – non aveva nulla a che vedere con la realtà, visto che sono pervenute dai datori di lavoro italiani 520 mila domande. Il nuovo decreto prende atto della realtà e colma questo gap di 350 mila richieste che altrimenti sarebbero rimaste inevase”.

“Queste 350 mila persone – ha precisato Ferrero – sono già in Italia, e la richiesta dei datori di lavoro prevede la garanzia di un lavoro e di un alloggio. Quindi non si tratta di una sanatoria indiscriminata. La situazione ereditata dal precedente governo condannava 350 mila persone al lavoro nero, con conseguente perdita di tasse e contributi. Il nostro è non solo un atto di solidarietà ma anche interesse della collettività: avremo maggiori entrate nell’ordine di 1,5 miliardi di euro”.

Non sarà più possibile però presentare domanda: verranno prese in considerazione solo quelle inviate alle Poste fino al 21 luglio. Lo dice espressamente il comunicato della presidenza del consiglio di venerdì: “Secondo quanto previsto dalla legge, nell’ambito di questo contingente, verrà data una preferenza ai Paesi con i quali l’Italia ha concluso accordi in materia di immigrazione. Non saranno accettate domande successive alla data odierna”.
“La legge Bossi-Fini – ha detto il ministro dell’Interno Giuliano Amato – prevede un iniziale decreto flussi e l’adozione di ulteriori decreti se il governo ne vede l’opportunità. Stavolta l’opportunità c’era tutta perché ci siamo trovati con circa 517mila domande presentate, potenzialmente tutte uguali, che riflettono tutte esigenze di lavoro manifestate da imprenditori o da famiglie italiane. Io continuavo a ricevere lettere di imprese italiane che sollecitavano l’adozione di questo provvedimento. Lo abbiamo fatto in puntuale applicazione della legge esistente, ma i problemi che sta suscitando dimostrano che la Bossi-Fini va cambiata”.

Il decreto bis, ha annunciato venerdì il ministro Ferrero, sarà operativo solo alla fine di settembre. Deve ancora ricevere i pareri della Conferenza stato-regioni e delle commissioni parlamentari, prima di essere firmato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

Tratto da: http://metropoli.repubblica.it.