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da www.canisciolti.info del 22 luglio 2006

Lampedusa: La commissione Amato promuove i Cpt

“Il Centro di Lampedusa è molto migliorato rispetto al passato soprattutto grazie al cambiamento dello status giuridico. Non è più un Cpt ma è diventato un centro di prima accoglienza e smistamento e qui i migranti restano al massimo 48 ore”, ha detto l’ambasciatore Onu Staffan De Mistura, presidente della commissione sui centri di permanenza e di accoglienza per, al termine dei due giorni di lavori.

Il gruppo di lavoro ha deciso di cominciare da Lampedusa la sua serie di ispezioni ai centri, osserva il Viminale, “per la priorità che quest’ isola riveste in considerazione dei continui sbarchi di migranti”. La Commissione ha avuto modo di visitare anche il luogo dove sorgerà il nuovo centro che potrà accogliere oltre 300 persone e sarà operativo già dalla fine dell’ anno. Al centro, al momento della visita, erano presenti 97 migranti e richiedenti asilo, cui si sono aggiunte ulteriori 68 persone arrivate nella notte.

La commissione ha comunque annunciato che entro sei mesi ci sarà un rapporto finale sulla condizione dei centri di permanenza e accoglienza italiani e De Mistura ha spiegato che l’organismo da lui presieduto “non è solo di indagine ma è anche propositivo” e pertanto il rapporto finale conterrà “indicazioni e raccomandazioni. Su Lampedusa saranno comunque da subito proposti interventi per rendere la struttura più funzionale: si è parlato in particolare della necessità di un potenziamento dell’assistenza sanitaria in grado di affrontare le emergenze e i commissari hanno anche accennato all’opportunità di incrementare la mediazione culturale nel Cpa di Lampedusa.

“Attualmente -ha detto Cristopher Hein del Comitato internazionale dei rifugiati – c’è la presenza di Medici senza Frontiere che garantisce un’adeguata assistenza sanitaria, ma è indispensabile prevedere un potenziamento per affrontare le emergenze, questa è un’isola che ha contribuito e contribuisce a salvare migliaia di vite umane”. Secondo dati resi noti dalla Guardia Costiera, nel 2005 sono state salvati in mare 19mila migranti clandestini.

Intanto è rientrato in porto a Malta il peschereccio spagnolo ‘Francisco e Catalina’ cui, dopo aver soccorso 51 immigrati eritrei nel canale di Sicilia, le autorità maltesi avevano negato il permesso a sbarcare. Due aerei della marina militare spagnola porteranno i clandestini provvisoriamente nella penisola iberica per poi essere ridistribuiti in Italia, Libia, Andorra e Spagna, ha detto un portavoce del Ministero degli esteri spagnolo. I dieci clandestini che dovrebbero essere rimandati in Libia hanno presentato questa mattina un’istanza al tribunale maltese,di rimanere in Europa perché perseguitati politici.