Dall’estate del 1998 vado in giro per l’Italia denunciando gli abusi
che avvengono nei CPT e la inrinseca incostituzionalità delle leggi e
dei regolamenti che li prevedono, in particolare per la violazione
della riserva di legge e della riserva di giurisdizione ( art. 13 della
Costituzione).
La detenzione amministrativa non può diventare lo
strumento normale di contrasto dell’immigrazione irregolare, ma
purtroppo ormai sembra che anche la Costituzione si possa piegare alla
mostruosità di questo istituto. E non è affatto vero che sia il
trattato di Schengen che impone di adottare la detenzione
amministrativa, limitandosi a richiedere misure che rendono effettive
le espulsioni. I CPT non si possono superare se non con la loro
chiusura.
Nel programma elettorale dell’Unione l’insieme delle misure
in tema di immigrazione ne avrebbe reso possibile un forte
ridimensionamento, invece adesso si parla soprattutto di come
superarli, permantenerli ancora in funzione, ristrutturando il centro
Brunelleschi di Torino, ed ampliando con la caserma Barone a Lampedusa
il centro di permanenza temporanea camuffato da centro di accoglienza
già esistente su quell’isola.
In questi anni mi hanno scandalizzato non
certo i vetri rotti o l’assenza di servizi igienici ma soprattutto il
sangue che ho visto scorrere nei CPT, il fuoco dei roghi ed i corpi
carbonizzati ( chi ricorda la strage del Vulpitta ?), i trattamenti
punitivi in isolamento di cui sono stato testimone diretto.
Ho fatto
denunce anche personalmente, ho seguito processi, ho scritto, ho
cercato di fare circolare sull’argomento quanta più informazione
possibile.
Da un lavoro collettivo che è stato reso possibile
dall’impegno di tanti che come me si sono schierati da subito contro i
CPT sono venute le visite dei parlamentari, i rapporti di MSF e di
Amnesty, le denunce dell’ACNUR e della Lega per i diritti dell’uomo.
Non so come potrei essere utile adesso per il lavoro della commissione
cpt istituita presso il ministero degli interni, per queste visite
guidate e preannunciate…Forse sarebbe più utile andare a sbirciare a
sorpresa nelle relazioni riservate e nelle carte nascoste nelle
prefetture e nelle questure. capire cosa è successo in passato per
anticipare problemi che si pongono oggi.
In base alla mia esperienza
personale posso solo dire della inutilità delle visite preannunciate
con anticipo, in modo da riattivare scaldabagni e docce, e da preparare
convalide a regola d’arte.
Posso solo dare un consiglio.
Non
preccupatevi di quello che vi faranno trovare ben preparato nei CPT che
visiterete, compresi i soliti immigrati bene addestrati, ma andate a
chiedere dei contratti di appalto e di subappalto, delle qualifiche
professionali dei gestori, e soprattutto dei provedimenti di
espulsione, di respingimento differito e di trattenimento, delle
modalità di partecipazione di difensori ed interpreti alle convalide,
ed delle modalità di trasferimento da un cpt ad un altro e da questi ai
cdi o viceversa. E per tutto chiedete registri e documenti, quelli che
tanto spesso ho visto corretti con il bianchetto…
Auguro buon lavoro
alla commissione, sono a disposizione di chiunque chieda il mio
intervento,ma non sono certo che riuscirò a reggere le solite visite
guidate da un zelante viceprefetto o vicequestore, che poi relazionerà
più sui visitatori che non sui problemi realmente emersi.
Ricordo
infine a tutti che per le denunce di Fabrizio Gatti, sugli abusi nel
centro di Lampedusa nel 2005, l’unico indagato dalla procura di
Agrigento attualmente è lo stesso giornalista, mentre sono state chiuse
le indagini interne avviate dall’arma dei carabinieri e dalla
prefettura di Agrigento. Naturalmente senza individuare alcun
responsabile tra le forze dell’ordine.
Un caro saluto e buon lavoro a
tutti