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Lampedusa – La cronaca della manifestazione del 10 settembre

La diretta radiofonica di RadioMeltingPot

Nonostante i tentativi di costruire un clima ostile alla manifestazione di oggi da parte del sindaco forzista di Lampedusa e dell’esponente locale leghista, gli abitanti dell’isola hanno accolto con molto interesse i manifestanti.

Una manifestazione importante sia per il numero di persone (700) che hanno raggiunto Lampedusa, sia come segnale rispetto al momento particolare che si sta vivendo in tema di CPT, un mmento in cui il governo di centro sinistra sta cercando di introdurre
il concetto di “umanizzazione” dei centri di detenzione per migranti.

Dopo lo sbarco dei manifestanti, in mattinata si è svolta l’assemblea pubblica di
apertura della manifestazione, nella piazza principale dell’isola.
Numerosi gli interventi di esponenti delle organizzazioni promotrici. Molti i
lampedusani presenti, che hanno ascoltato con attenzione gli
interventi.
Parola d’ordine condivisa è la chiusura di tutti i CPT, a partire da
quello di Lampedusa. Una nuova politica sull’immigrazione che sia di
reale accoglienza. Numerose le critiche ai primi passi fatti dal nuovo
governo, che non sembrano di reale svolta rispetto alla chiusura delle
frontiere e alle politiche detentive.
Ascolta la cronaca di Totò Cavalieri, Lab Zeta Palermo.
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All’arrivo davanti al centro i manifestanti hanno messo simbolicamente sotto sequestro il
CPT di Lampedusa, per denunciare come, nonostante il 19 ottobre 2005 il Centro di
Permanenza Temporanea di Lampedusa sia stato “declassato” a Centro di Soccorso e Prima
Accoglienza in seguito alla condanna del Parlamento Europeo e di Giustizia nei confronti del Governo Italiano per violazione dei Diritti Umani, il Centro di Lampedusa funzioni sempre come struttura detentiva.
La cronaca di Loriana, Laboratorio Zeta Palermo.
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Il centro è stato svuotato. Secondo i manifestanti all’interno della struttura non c’erano migranti, inoltre diversi aerei sono partiti dall’isola nei giorni scorsi, probabilmente diretti verso altri CPT italiani.

Le riflessioni durante la manifestazione di Fulvio Vassallo Paleologo sugli sbarchi, sulla politica del nuovo governo e il ruolo della Libia.
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– Leggi Le tragedie dell’immigrazione sono frutto di politiche criminogene
– Leggi Il comodo alibi dello scafista

Le valutazioni finali della manifestazione.
Crediamo che questa giornata sia la ripresa di una stagione di mobilitazione per continuare a chiedere la chiusura dei CPT. Ma anche un’occasione per dire basta alla militarizzazione del Mediterraneo e alla guerra”. Queste le parole di Totò.
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L’unico modo per “superare” i CPT è chiuderli. Questo non è un utopia ma è possibile, attraverso una diversa normativa sull’immigrazione, la possibilità di ingresso legale in Italia e la possibilità di far valere la richiesta di asilo”. Fulvio Vassallo Paleologo sottolinea anche il ruolo dell’Europa.
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