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da L'informazione del 12 settembre 2006

Parma – Riaprono le scuole: boom di stranieri

In quattro anni la percentuale di alunni immigrati è raddoppiata

Maria Chiara Ferri

Tutti pronti a tornare sui banchi: 46mila,dalle scuole materne alle superiori. Sono gli studenti iscritti agli istituti statali di Parma e della provincia per l’anno scolastico 2006/07.Secondo i dati diffusi dall’assessorato alla Scuola della Regione Emilia Romagna, 4. 171 bambini affolleranno gli asili ducali. 15.712 le aule delle elementari, 9.037 andranno alle medie inferiori e 16.993 alle superiori. Un dato interessante riguarda gli alunni stranieri, che a Parma aumentano di ben 876 unità: quest’anno sono infatti 5.150 rispetto ai 4.274 dell’anno scolastico 2005/06.
Questa invece la situazione nelle province vicine: Piacenza conta 31.500 studenti, di cui 4.042 stranieri; Reggio Emilia 56.878 ragazzi, con 7.700 giovani extracomunitari. Modena conta 82.704 studenti, di cui lO.lOO stranieri. Complessivamente, tutte le province regimano un forte aumento di iscrizioni,per un totale di 465mila studenti in tutta l’Emilia Romagna, con un incremento rispetto all’anno scorso di 10.500 ragazzi. Sempre a livello regionale, gli alunni extracomunitari aumentano dai 43.800 (8,4 % del totale degli iscritti) dell’anno scorso a 51.000 (11,2 % del totale).Rispetto all’anno scolastico 2002/03,la percentuale di ragazzi stranieri nelle aule è quasi raddoppiata (da 6,1% a 11,2%).A fronte dell’incremento di studenti, il ministero della Pubblica istruzione ha concesso più organici: 600 insegnanti in più rispetto al 2005/06, per un totale di 40.100. Inoltre, la Regione ha stanziato 5 milioni di euro per un piano che mira a contrastare l’abbandono scolastico e il disagio giovanile e a sostenere l’integrazione degli studenti immigrati: un intervento straordinario annunciato dall’assessore regionale alla Scuola Paola Manzini. Nonostante i dati sulla dispersione scolastica indichino una situazione in Emilia Romagna migliore della media nazionale (lascia la scuola il 6 per cento dei ragazzi nella fascia d’età più a rischio, quella tra i 14 e i 17 anni,a fronte di un dato nazionale del 20.22%) il fenomeno rimane presente e l’attenzione alta. Il finanziamento per la maggior parte, oltre 4 milioni di euro, sarà indirizzato a progetti delle scuole per contrastare l’abbandono scolastico e aiutare i ragazzi con maggiori difficoltà. Priorità sarà data agli istituti tecnici e professionali, dove il fenomeno della dispersione si manifesta con maggiore consistenza. Un milione sarà destinato alla formazione dei docenti, particolarmente rivolta atte tematiche della integrazione e della presenza multietnica nelle classi e l’insegnamento dell’italiano agli adulti.