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da Il Piccolo di Trieste del 14 ottobre 2006

Aumentati del 30% gli studenti stranieri nell’Isontino

La Uilscuola denuncia: «Mancano mediatori culturali»

Gorizia. Gli alunni stranieri iscritti nelle scuole isontine hanno sfondato quota mille: sono 1.067 (la loro distribuzione nel grafico a fianco) e costituiscono il 6,67% della popolazione scolastica totale. Soltanto Pordenone ha un concentrazione ancora maggiore pari al 10,63%. Lo scorso anno erano 791 gli alunni stranieri: il 30% in meno. Soltanto tre anni fa 445. Il numero è dunque lievitato in maniera vistosa negli ultimi quattro anni e crescerà ulteriormente: Gorizia, dunque, sempre più multietnica, un vero e proprio paradiso di convivenza e multiculturalità.
Ma c’è il rovescio della medaglia, illustrato dal segretario provinciale della Uilscuola, Ugo Previti. «I tagli alla scuola hanno riguardato i progetti d’integrazione. E il problema si sente in particolar modo nella nostra provincia dove la presenza di alunni stranieri è in costante crescita. Occorrerebbero mediatori culturali, occorrerebbero fondi per finanziare i progetti di integrazione – l’allarme di Previti -. I docenti stanno facendo uno sforzo enorme ma non si può sempre gettare la croce addosso agli insegnati. Le istituzioni, dai Comuni alle Regioni, al Ministero dell’Istruzione dovrebbero rafforzare, valorizzare, supportare, favorire questo difficile compito. Vanno evitate divisioni e separazioni e bisogna far vivere la ricchezza della storia, della cultura del nostro Paese, degli altri paesi europei ed extra europei, le diverse religioni, rafforzando la democrazia, valore costitutivo della convivenza civile in Italia».
Più della metà degli studenti stranieri sono europei, un centinaio arrivano dall’Asia, una cinquantina dall’America e ottanta dall’Africa, tutti con i loro usi e costumi e con le loro tradizioni. Consultando i dati messi a disposizione dalla Uilscuola, si scopre poi che la maggior parte degli studenti è la Bosnia-Erzegovina, seguita dai ragazzi della Croazia e dell’Albania a testimonianza del forte impatto delle comunità balcaniche sul nostro territorio.
fra. fa.