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da La Repubblica (Roma) del 27 dicembre 2006

Roma – Rivolta dei romeni al Cpt. “Siamo europei, fateci uscire”

È successo la sera del 25. Una prima protesta è diventata subito ribellione.

La Romania entrerà nella Ue il 1° gennaio. «Fra una settimana siamo europei, fateci uscire, siamo stufi di vivere in gabbia». E’ iniziata così, la notte di Natale, la protesta di un gruppo di romeni, ospitati al centro di Ponte Galeria e pronti per essere rimpatriati. Ma la rivolta è diventata, via via, più accesa. Ed è terminata soltanto quando uno dei più facinorosi, un ragazzo di 25 anni, si è arrampicato su una rete, è scivolato ed è finito in ospedale con una frattura delle ossa craniche. E’ stato ricoverato in osservazione.

Erano da poco passate le 19, la cena non era ancora stata servita, e l’aria tra le stanze e i corridoi del centro di accoglienza era già piuttosto pesante. Del resto da giorni uomini e ragazzi di nazionalità romena, sorpresi per le strade della Capitale senza permesso di soggiorno e portati a Ponte Galeria, avevano più volte tentato di aprire un dialogo con le forze dell’ordine.

Mancando pochi giorni all’entrata della Romania nell’Unione europea – questa la tesi dei romeni – non aveva senso essere imbarcati su un volo e rispediti in patria. Ancor meno giusto, a loro avviso, era trascorrere le feste di Natale nel cpt, visto che di lì a qualche giorno avrebbero liberamente potuto girare per la città, senza necessità di scartoffie varie.

La tensione dunque era già alle stelle e, la notte di Natale, è esplosa, dapprima sommessa poi più aspra. A guidare la rivolta un gruppo di sei giovani romeni che hanno iniziato a ripetere per una quarantina di minuti, tutti in coro, la stessa frase. «Fra una settimana siamo europei, fateci uscire, fateci uscire». Una litania esasperante, incessante che avrebbe potuto far saltare i nervi a chi quella notte era di guardia.
I poliziotti in servizio al centro invece hanno tentato, con successo, di tenere sotto controllo la situazione, impedendo ai “ribelli” di trascinare il resto dei presenti dentro la rivolta. L’impegno degli agenti è stato possibile fino a quando uno dei sei si è arrampicato su una rete e ha minacciato di lasciarsi cadere nel vuoto se non fossero stati aperti i cancelli per fare uscire tutti i romeni da lì.

Un attimo di distrazione è stato fatale al ventenne che si è sbilanciato ed è caduto per terra. Di corsa è stato trasportato all’ospedale Grassi di Ostia, dove è stato soccorso e poi ricoverato in prognosi riservata per fratture delle ossa craniche. Le sue condizioni non sono disperate, ma certo ci vorranno giorni prima che venga dimesso.