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CPT – Condannati cinque attivisti del No Border Camp di Gorizia

A fine luglio ci fu una mobilitazione davanti al centro di detenzione di Postojna.

Mercoledi 3 gennaio il Tribunale di Koper/Capodistria (Slovenia), ha emesso la sentenza di primo grado per cinque attivisti del No Border Camp 2006 di Gorizia. Tre italiani e due austriaci sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, i fatti risalgono all’estate scorsa quando a Postojna si svolse un’azione degli attivisti sloveni e dei partecipanti al campeggio proprio davanti al centro di detenzione.

Il No Border Camp di Gorizia ha riguardato una settimana di campeggio/mobilitazione contro le frontiere ed i CPT a cui parteciparono attivisti da tutta italia e non solo, e proprio a Postojna, città slovena a trenta chilometri da Trieste, si trova un centro di identificazione per clandestini. Quel giorno gli attivisti bloccarono l’ingresso della struttura per qualche ora, fino all’arrivo della polizia in assetto antisommossa che caricò pesantemente le persone coinvolgendo anche diversi giornalisti sloveni. Furono fermate sette persone ed ora cinque di loro si sono visti condannare a sette mesi di carcere.
Gli attivisti denunciano però la mancanza di un giusto processo, infatti non si è svolto nessun dibattimento in Tribunale perchè i manifestanti sono stati condannati con una sentenza molto simile al decreto penale di condanna italiano.

Le associazioni italiane e slovene hanno già annunciato che faranno ricorso perchè quel giorno gli unici a subire violenza furono i manifestanti, attraverso cariche “ingiustificabili” come racconta Cristian Massimo, dell’Associazione Razzismo Stop, che commenta così la sentenza. [ audio ]