La giunta regionale delle Marche ha deliberato per il consolidamento e potenziamento degli ambulatori e servizi medici destinati agli immigrati senza permesso di soggiorno, rifugiati e richiedenti asilo, presso le aziende sanitarie territoriali. La delibera vuole porre rimedio a disuguaglianze nella salute causate dall’emarginazione. I dati sanitari regionali, infatti, dimostrano un aumento tra la popolazione immigrata di malattie come Tbc, Sida-Aids, alcolismo, disagio psichico e ricorso tardivo a controlli durante la gravidanza.
Fonte – misna.org