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dal Messaggero Veneto del 20 marzo 2007

Parte la conferenza sull’immigrazione

Domani su iniziativa della Cgil. Al centro del confronto lavoro e integrazione

Udine. Lavoro nero, infortuni, nuovo contratto del lavoro domestico. I temi di stretta attualità sindacale non mancano, ma si parlerà anche d’altro alla Conferenza regionale sull’immigrazione della Cgil, in programma domani, mercoledì 21 marzo nella sala riunioni della Camera del Lavoro di Udine(via Bassi 36). Con un particolare accento sui temi della sicurezza, della convivenza e dell’integrazione, posti in primo piano dai recenti, tragici fatti di cronaca che hanno visto coinvolti cittadini stranieri. «Ai fenomeni di delinquenza e di violenza c’è un solo antidoto, fatto di integrazione e reciproca conoscenza», dichiara Abdou Faye, responsabile regionale degli Uffici immigrazione della Cgil.
«Non a caso abbiamo scelto il 21 marzo, Giornata Onu contro le discriminazioni razziali, come data per la Conferenza sull’immigrazione. Gli stranieri rappresentano ormai più del 5% della popolazione regionale e il 16% dei nuovi assunti: guai quindi a considerare l’immigrazione come un problema di pubblica sicurezza. Sarebbe un pericoloso ritorno al passato, tanto più in una regione come il Friuli Venezia Giulia, che ha saputo dotarsi di una legge sull’immigrazione che è all’avanguardia a livello nazionale». Questi dunque i temi al centro del dibattito, che sarà anche l’occasione per ribadire la contrarietà della Cgil nazionale ai Cpt e alle recenti scelte del Governo, che ha deciso di inserire Gradisca nella lista dei centri da mantenere operativi. Anche su questo verterà l’intervento di Pietro Soldini, responsabile dell’ufficio immigrazione della Cgil nazionale, che chiuderà la Conferenza. Le relazioni di apertura, in programma alle 9, saranno invece affidate a Renato Kneipp, della segreteria regionale Cgil, e ad Abdou Faye. Interverranno inoltre l’assessore regionale all’Immigrazione Roberto Antonaz, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Udine Daniele Cortolezzis.