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Riforma Bossi Fini – Amato: “Non faremo nessuna sanatoria”

“Non prevediamo in questa fase misure di regolarizzazione generalizzata”: lo ha detto il ministro dell’Interno Giuliano Amato in un forum pubblicato sul CorrierEconomia. Amato si è detto convinto che il tasso di irregolarità calerà da solo attraverso le domande dei flussi, e ha difeso il disegno di legge sull’immigrazione che, secondo un sondaggio Ispo, piace al 68% degli italiani. “I cittadini – ha detto il ministro – vogliono un approccio pratico al problema e capiscono che la nostra proposta va nella giusta direzione”.

ROMA – “Non prevediamo in questa fase misure di regolarizzazione generalizzata, siamo convinti che il fenomeno della irregolarità si venga stemperando via via che verifichiamo le domande giunte ai sensi della Bossi-Fini. Per il futuro confidiamo nei nuovi meccanismi”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, parlando del provvedimento di riforma della Bossi-Fini in un forum del sito CorrierEconomia. Amato ha aggiunto però: “Dopo un po’ capita che le regolarizzazioni le faccia anche chi si era dichiarato totalmente contrario”.

Con la nuova legge sull’immigrazione, ha proseguito il ministro dell’Interno, i flussi di ingresso verranno calcolati “sul fabbisogno espresso effettivamente dalle imprese”. Il titolare del Viminale ha sottolineato che “i numeri cui siamo arrivati in un anno con la Bossi-Fini, 500 mila domande nel 2006, sono impensabili per il futuro, pensiamo a numeri annualmente molto più bassi”. E si è detto convinto che occorra attenzione nel valutare i flussi d’ingresso per “non superare i limiti di capacità di assorbimento delle comunità preesistenti”, anche se “più si colma il bisogno del mercato con manodopera regolare e più è alta la tollerabilità sociale”.

Quanto ai particolari del disegno di legge di riforma dell’immigrazione recentemente approvato dal consiglio dei ministri, Amato ha sottolineato il rischio “che la criminalità che organizza lo sfruttamento degli immigrati possa avvalersi dell’autosponsorizzazione, mettendo a disposizione il suo sostegno per i singoli che finirebbero poi sotto ricatto”. Per evitare questo rischio, ha detto, le “quote” per l’autosponsor saranno comunque basse.

Fonte – ansa