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Un trattamento più equo per coloro che chiedono asilo in Europa

La nuova politica dell’UE in materia di asilo prevede una maggiore collaborazione tra i paesi membri per una migliore protezione dei richiedenti asilo.

L’UE ha presentato oggi un pacchetto di proposte sulla politica di asilo che prende le mosse dai risultati conseguiti finora. Un ampio dibattito sul futuro assetto del regime comune europeo in materia di asilo permetterà inoltre di raccogliere il parere di esperti.

Come illustrato dal commissario Frattini, responsabile in materia di giustizia, libertà e sicurezza, l’obiettivo è quello di “migliorare e armonizzare il livello di protezione in tutta l’UE, nonché promuovere una maggiore solidarietà tra gli Stati membri”.

Gli Stati membri hanno già proceduto all’armonizzazione dei rispettivi ordinamenti sulla base di norme minime comuni. Una relazione appena pubblicata conferma inoltre il buon funzionamento del cosiddetto sistema di Dublino, che stabilisce i criteri per l’esame delle richieste di asilo; la politica che l’UE continua a sviluppare in questo campo può quindi contare su solide basi.

Tra il 2003 e il 2005, circa 17 000 cittadini di paesi terzi sono stati trasferiti da un paese europeo all’altro per consentire l’esame delle loro domande di asilo. È emerso tra l’altro che il 12% delle richieste erano state presentate da persone che avevano già fatto in precedenza domanda di asilo in un altro paese.

I miglioramenti previsti comprendono un trattamento più favorevole dei beneficiari di protezione internazionale, come i rifugiati, che potrebbero ottenere lo status di soggiornanti di lungo periodo.

È il trattato di Amsterdam che nel 1999 ha posto le basi per un regime comune in materia di asilo. L’obiettivo ultimo, come ribadito nel programma dell’Aia del 2005, è quello di dotare l’Europa di norme comuni in materia di asilo e protezione.