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Bari, scontri al Centro di accoglienza

Bari – Scontri nella notte tra clandestini e agenti nel nuovo Centro di permanenza temporanea di Bari: 36 immigrati sono riusciti a fuggire, ma nello scavalcare il muro di cinta, altri quattro sono rimasti feriti gravemente alle gambe. Contusi nel tentativo di bloccare la fuga, otto militari ed un civile addetto alla gestione del Cpt. I 36 fuggitivi sono di origine egiziana come i quattro clandestini arrestati per lesioni. La fuga è arrivata dopo una settimana di tensioni sfociata “nell’evasione” di altri sette extracomunitari dallo stesso centro di accoglienza e dalla rivolta di un’ottantina di immigrati sedata in extremis dal questore.

Gli egiziani erano arrivati al Cpt di Bari pochi giorni fa, trasferiti da Lampedusa dopo una traversata su uno di quei barconi fatiscenti che fanno la spola tra le terre del Nord Africa e l’isola siciliana. Non sono le condizioni del Centro ad aver innescato la rivolta: il Cpa di San Paolo è stato inaugurato solo l’anno scorso e recentemente la commissione parlamentare lo ha giudicato eccellente. E’ stata la quasi certezza di essere espulsi ad aver acceso le polveri. Un recente accordo tra l’Egitto e l’Italia ha semplificato le procedure di espatrio dei clandestini e per gli immigrati rinchiusi nel Cpt di San Paolo sono quasi nulle le speranze di sfuggire al rimpatrio.

Al proposito di fuggire aveva aderito almeno un centinaio di immigrati ma il contrasto delle forze dell’ordine ha ridotto il numero a meno di 40. Appena quattro giorni fa, sempre dallo stesso Cpt sono fuggiti altri sette immigrati, sei egiziani e un palestinese, ed un agente è rimasto contuso. E nella settimana una tentata rivolta era stata sedata dall’intervento del questore.