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Rimpatrio di immigrazione illegale: il Parlamento europeo vota una direttiva per uniformare le politiche di espulsione

L’Unione europea si appresta a definire le regole sul rimpatrio degli immigrati illegali. La commissione parlamentare libertà civili ha infatti votato lo scorso mercoledì un testo in codecisione per definire gli standard comuni nelle procedure da applicare in caso di espulsione di immigrati illegali presenti nel territorio dell’Unione europea.

L’iniziativa, partita dalla Commissione europea, mira a definire un quadro chiaro e trasparente garantendo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Fermo massimo di 18 mesi

Sono stati oltre 200 gli emendamenti presentati nel testo del relatore tedesco Manfred Weber del gruppo del partito popolare europeo (PPE-DE) alla proposta iniziale della Commissione. Il Parlamento propone due fasi, che si fondano sulla promozione di un ritorno volontario: la decisione di rimpatrio e l’ordine di espulsione. Proposto un periodo di fermo massimo di 18 mesi, con particolare attenzione per la salute, l’assistenza e l’educazioni dei bambini. I deputati hanno inoltre previsto che i bambini soli non possano essere detenuti.

Attualmente le regole nei singoli Stati membri differiscono di molto. In alcuni il fermo non supera le 32 ore mentre in altri non esistono limiti.

Un’azione congiunta europea
Il “rimpatrio” riguarda solamente le persone presenti illegalmente sul territorio dell’Unione, compresi i complici, e anche in caso di rifiuto di asilo. Ogni anno sono migliaia le persone che scommettono la propria vita imbarcandosi verso l’Europa, e per molti di loro finisce in tragedia. Secondo stime della Commissione, nel 2004 furono 65.000 le decisioni di rimpatrio negli allora 25 Stati dell’Ue, 164.000 le espulsioni e 48.000 i ritorni volontari.

L’immigrazione illegale è un problema difficile da risolvere da solo e gli Stati membri hanno capito l’importanza di un’azione congiunta. Come ad esempio nel caso delle missioni umanitarie di salvataggio nel mar Mediterraneo: non solo salvare vite umane ma anche ridurre l’immigrazione illegale e combattere il traffico umano.

Palla al Consiglio

Il dibattito e il voto finale della relazione Weber è previsto per la sessione autunnale. La palla passerà poi agli Stati membri che decideranno a loro volta in sede di Consiglio. Si segnala inoltre che il Parlamento dibatterà di immigrazione nella prossima sessione di fine settembre. Il vicepresidente della Commissione Franco Frattini, infine, ha annunciato oggi che presenterà il 23 ottobre un progetto di creazione di una ‘Carta blu’ europea per facilitare l’ingresso di lavoratori qualificati nell’Ue.