Però anche sul territorio cesenate ci sono stati almeno un paio di episodi, che non vanno sottovalutati. Sono fatti collegabili alla rabbia che sta montando dopo il crudele assassinio di Giovanna Reggiani, perpetrato a Roma da un giovane proveniente dalla Romania. Quel terribile fatto di sangue ha scatenato reazioni infuocate, non solo a livello politico.
Ha fatto molto scalpore un pestaggio “a scopo punitivo”, sempre nella capitale, contro quattro persone. Avevano un’unica “colpa”: erano di nazionalità rumena.Aggressioni di questo tipo, nella zona di Cesena, non ci sono state. Ma una donna immigrata qui dalla Romania, sette anni fa, ha dovuto fare i conti con due distinte storie di intolleranza nel giro di tre giorni. E anche in questi casi le cause scatenanti sono state esclusivamente “razziali”.
E’ lei stessa (ha poco più di 30 anni) a raccontare la brutta esperienza vissuta. Si limita a dire che è arrivata a Cesena nel 2000 e che ha subito trovato lavoro in un’azienda della zona. Si è integrata abbastanza bene, a parte «qualche problema di isolamento», peraltro fisiologico quando ci si catapulta in una nuova realtà, dove non si hanno legami parentali o d’amicizia. Però sottolinea che non aveva «mai subìto atti di razzismo». Perciò è sconcertata e confessa di avere «paura». Non vuole enfatizzare l’accaduto più di tanto, ma pensa che renderlo noto possa essere «utile per fare riflettere qualcuno».
E lancia un appello che suona così: non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.L’appello finale accorato: «Se un italiano commette un reato a Bucarest, non mi passerebbe mai per la testa di dire che tutti gli italiani sono dei criminali. Così come non credo che i cesenati siano razzisti solo per quello che mi sono sentita dire negli ultimi giorni. Ogni persona va giudicata per come si comporta e non per il posto da cui viene».(…)
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dal Corriere Romagna del 7 novembre 2007
Cesena: “Minacciata” una donna perchè rumena
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