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da il Mattino di Padova

Padova – “E nasce il partito degli immigrati”

Sede a Padova: punta al mezzo milione di regolarizzati

PADOVA. La risposta degli immigrati alle ordinanze di alcuni sindaci veneti che fissano precisi criteri per ottenere la residenza è la nascita del coordinamento veneto del Nipi (Nuovi Italiani Partito Immigrati). Ieri pomeriggio nella sala parrocchiale della chiesa di San Marco a Camposampiero è stata inaugurata la sede regionale del nuovo partito.
«Gli immigrati in Italia ormai sono più di quattro milioni, e nel Veneto 400 mila costituiscono la spina dorsale del cosiddetto “miracolo del Nordest”. Vogliamo contare di più e vedere riconosciuti i nostri diritti. Per questo scendiamo in campo a partire dalle elezioni europee del 2009 e saremo presenti con nostre liste nelle elezioni amministrative».
Questo l’annuncio fatto da Dumitru Ilinca, romeno, coordinatore regionale per il Veneto del neonato partito che secondo i dirigenti ha un enorme potenziale di voto, vicino al 10 per cento degli aventi diritto. Nel Veneto gli immigrati regolari sono circa mezzo milione. Fra gli ospiti numerosi politici, tra cui il senatore Antonio De Poli (Udc) e Bruno Cesaro (Fiamma Tricolore), oltre al sindaco di Camposampiero Marcello Volpato.
«In questi giorni nel Veneto è in atto una deriva razzista di alcuni Sindaci locali – dichiara il coordinatore regionale Dumitru Ilinca – oltre all’ordinanza di Cittadella il caso più eclatante è quello delle borse di studio negate ai ragazzi extracomunitari di Romano d’Ezzelino. Pari doveri, ma non pari diritti e pari opportunità. E’ questa l’istruzione che dovrebbe stare la base della costruzione di una società che rispetta le regole e accetta le differenze?».
La nuova sede regionale del Nipi nasce anche per rispondere al bisogno degli immigrati che lavorano e pagano le tasse nel Veneto. «L’atteggiamento di alcuni sindaci veneti – interviene il vice-presidente Marco Angelelli – va chiamato con il suo vero nome: razzismo. Il partito degli immigrati risponde subito con l’apertura di una sede nell’Alta padovana per aiutare i cittadini stranieri del nord-est quotidianamente discriminati e penalizzati, e sollecita la magistratura ad intervenire per fermare questa vera e propria istigazione al razzismo».