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da Peacereporter dell'11 gennaio 2008

Gran Bretagna: donna ghanese espulsa, anche se malata di cancro

Una malata terminale originaria del Ghana, emigrata nel Regno Unito cinque anni fa, è stata espulsa allo scadere del suo visto britannico e ricondotta in Africa. Ama Sumani, 39 anni, si era trasferita in Europa per motivi di studio, ma a causa di un cancro che le ha danneggiato i reni ha dovuto iniziare la dialisi. Ora lotta per ricevere in Africa le cure mediche di cui ha bisogno. La donna è stata prelevata dalle forze dell’ordine inglesi in un ospedale di Cardiff e rispedita in Ghana mercoledì scorso.

Ama Sumani ha dichiarato di non essere in grado di far fronte alle spese previste nel suo Paese per il trattamento cui dovrebbe sottoporsi. Gli ufficiali britannici sostengono di aver verificato la disponibilità in Ghana delle cure necessarie all’immigrata prima di espellerla: stando a quanto hanno rilevato, la capitale Accra disporrebbe di due strutture ospedaliere ben equipaggiate; se Ama Sumani avesse l’assicurazione medica nazionale godrebbe di un accesso facilitato alla dialisi. Meno di ventiquattro ore dopo l’espulsione dall’Ospedale universitario del Galles, a Cardiff, Ama Sumani è stata ricoverata proprio ad Accra. La donna, vedova e madre di due figli accuditi dalla sua Chiesa in Ghana, ha raccontato che l’ospedale le ha chiesto l’equivalente di 6mila dollari per pagare le sedute di dialisi dei prossimi tre mesi. Un responsabile della struttura sanitaria africana ha però assicurato che l’ufficio immigrazione del governo di Londra sarebbe disposto a coprire le spese mediche del primo trimestre, ma non le successive.

La donna, affetta da mieloma maligno, si sottoponeva a tre sedute di dialisi ogni settimana prima che il suo visto scadesse; per guarire avrebbe bisogno di un trapianto di midollo osseo, ma non ha l’autorizzazione all’intervento. Oltretutto, le strutture di cui dispongono gli ospedali del Ghana non sono in grado di garantire la regolarità della terapia. Un portavoce dell’ufficio immigrazione ha assicurato che Ama è stata espulsa «con cortesia e dignità». La donna era triste, ma tranquilla quando ha lasciato l’ospedale di Cardiff su una sedia a rotelle: era accompagnata da cinque ufficiali.

Giovanni Luca Montanino