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da Metropoli.it del 17 gennaio 2007

Marche e Piemonte, cure gratis ai comunitari in difficoltà

Roma – Per i molti bulgari e romeni che vivono in Italia e che nel 2008 non possono più utilizzare il tesserino Stp (Straniero temporaneamente presente) è diventato più difficile curarsi. Anche se è vero che chi si trova in difficoltà e non può iscriversi al Sistema sanitario nazionale ha diritto alle prestazioni urgenti, resta il problema di coloro che hanno bisogno di cure preventive. Per andare incontro ai problemi dei comunitari che non hanno la possibilità economica di iscriversi al Sistema sanitario nazionale o di fare un’assicurazione privata, la Regione Marche e la Regione Piemonte hanno adottato provvedimenti che garantiscono ai comunitari l’accesso anche all’assistenza sanitaria preventiva e di base. Tra le altre prestazioni assicurate in queste regioni vi sono dunque quelle a tutela della gravidanza, della maternità e della salute del minore, nonché le prestazioni relative alle pratiche di interruzione della gravidanza ai sensi della legge 194/1978.

Nelle due Regioni i neocomunitari che non possono iscriversi al Ssn (Servizio sanitario nazionale) riceveranno un codice anonimo Eni (europeo non in regola) che darà accesso alle strutture sanitarie.

Il problema è infatti quello dell’assistenza sanitaria dei cittadini europei che non hanno titolo per iscriversi all’anagrafe, perché privi di lavoro o di autonomi mezzi di sostentamento o comunque di qualsiasi altra tutela prevista dai regolamenti comunitari: nella maggior parte dei casi romeni e rom. Per questo motivo non riescono ad iscriversi al Ssn. Dopo l’ingresso dei due paesi nell’Unione europea l’efficacia del tesserino Stp, riservato agli extracomunitari che non possiedono un permesso di soggiorno, era stato prorogato per tutto il 2007, ma ora i cittadini comunitari non potranno più usare questo documento. Con l’ingresso di Romania e Bulgaria sono infatti cambiate le condizioni per il soggiorno dei cittadini provenienti da questi paesi e anche quelle per usufruire dei servizi sanitari. Non potere più accedere ai servizi con la tessera Stp è un problema per i molti neocomunitari che si trovano in una situazione di indigenza. Una difficoltà segnalata in questi giorni non solo dall’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione), ma da molte associazioni.