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Decreto Flussi 2007 – Petizione per l’accoglimento di tutte le domande inviate

La petizione inviata al Governo ed ai Ministeri competenti

Questa petizione nasce dalle sollecitazioni di molte associazioni, collettivi, comitati e soprattutto singoli migranti.
Il decreto flussi 2007 infatti, produrrà l’esclusione di oltre 550.000 persone dalla possibilità di avere un titolo di soggiorno, visto l’ingente numero di domande inviate e lo farà con modalità assolutamente poco trasparenti.


Il testo della petizione

In Italia, centinaia di migliaia di migranti sono costretti all'”irregolarità” da una legge, la Bossi Fini, spietata e crudele, ma ancora in vigore.
Si tratta di persone che quotidianamente contribuiscono a costruire la realtà delle nostre città, con il loro lavoro, con la loro presenza, con i loro progetti e le loro esperienze.
Nonostante questo, sono invisibili, privi di diritti.

L’ultimo Decreto Flussi, quello emanato negli ultimi mesi dell’anno 2007, ha confermato una situazione allarmante, rappresentata dall’inoltro di oltre 700.000 domande.
E’ cosa risaputa come queste riguardino, per la quasi totalità, persone già presenti in questo paese.
A fronte di oltre 700.000 domande presentate solo 170.000 sono le quote di ingresso messe a disposizione.
Questi numeri aiutano a capire come ogni tentativo di “governare le migrazioni” gestendone in qualche modo i “flussi” sia assolutamente anacronistico.
E’ questa idea stessa a produrre “clandestinità”.

Inoltre, la procedura messa in campo per gestire l’invio delle domande si è rivelata un vero e proprio caos telematico.
Le ricevute attestanti il ricevimento delle pratiche riportano orari che non hanno alcun riferimento all’orario reale di invio.
Da più parti sono stati ipotizzati anche ricorsi legali, assolutamente auspicabili.
Rimane comunque il problema dei posti disponibili e questa è una prima forma di “ricorso collettivo” contro l’ingiustizia che vorrebbe escludere centinaia di migliaia di persone dalla possibilità di avere il loro titolo di soggiorno.

La retorica del discorso sull’immigrazione impone che, per entrare in Italia, sia necessario avere un lavoro ed una casa.
Ma questa stessa retorica impallidisce davanti alla realtà: tutte le domande presentate con il decreto flussi riguardano persone con un lavoro, ed una casa disponibili.
Nonostante questo la loro presenza continuerà ad essere negata, o peggio, motivo di iniziative “contro il pericolo clandestinità”.

Ogni ipotesi di Decreto Flussi per l’anno 2008 non può non tener conto delle domande ancora inevase. Diciamo questo anche perchè la politica, in questi giorni impegnata nella campagna elettorale, rischia di giocare sulla pelle dei migranti slogan o false promesse, o peggio, di sottrarsi al dibattito.

Ma in gioco c’è la vita di centinaia di migliaia di persone.
Consapevoli che la soluzione più corretta ed immediata sarebbe quella di una sanatoria per tutti i migranti presenti nel territorio italiano, che eviterebbe anche un inutile viaggio “clandestino” a ritroso verso il paese d’origine (con il decreto flussi si continua a fingere che i migranti assunti si trovino nel loro paese di residenza) chiediamo quantomeno una iniziativa minima per il riconoscimento del loro diritto ad avere almeno un permesso di soggiorno.

Noi, chiediamo l’accoglimento di tutte le domande presentate con il Decreto Flussi 2007.